Quando un animale domestico muore il dolore è forte, fortissimo. Ma quando scompare nel nulla e non si sa cosa gli sia successo, forse, lo sgomento è ancora più devastante. Ed è proprio questo che aveva provato la famiglia Humber quando il loro bel gattone rosso Phoenix era uscito di casa un giorno e non vi aveva più fatto ritorno. Avevano atteso a lungo prima di decidere di prendere un altro micio. Ronnie, il figlio di quasi 5 anni degli Humber non ne voleva sapere. Lui aspettava ancora Phoenix. Ma dopo 18 mesi le probabilità di rivedere il micio erano davvero scarse.
Così, qualche giorno fa, la mamma di Ronnie, Michelle Humber ha deciso di rivolgersi a un rifugio della Cat Protection per adottare un nuovo gattino. Lo aveva persino scelto grazie al sito, si chiamava Orlando, ma quando lei e Ronnie sono arrivati al ricovero hanno scoperto che non era adottabile, perché malato e non ancora pronto a lasciare la struttura. Mentre si apprestavano ad uscire, però, Ronnie si è avvicinato a un’altra gabbietta e ha iniziato a saltare, piangere e gridare: lì c’è Phoenix, il loro gatto rosso sparito. “Ronnie l’ha subito riconosciuto – ha detto Michelle al Daily Mail – e ha iniziato a urlare e a battere le mani per la felicità“. Quando la donna ha raggiunto il bimbo e ha chiamato il gatto col suo nome, lui è andato loro incontro facendo le fusa.
E che quel micetto fosse proprio Phoenix lo ha decretato anche il microchip di cui era dotato, ma poiché la famiglia Humber aveva da poco cambiato indirizzo e quello non era stato aggiornato, i volontari del rifugio non erano mai riusciti a rintracciare i suoi proprietari. Ora, però, tutto è bene quel che finisce bene. Michelle e Ronnie hanno così potuto riportare Phoenix a casa che, sebbene un po’ dimagrito e provato dai mesi di lontananza, è finalmente tra le braccia di chi ama.
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