I conigli sono a tutti gli effetti animali d’affezione. E, come dimostrano recenti stime, sono anche tra i preferiti dalle famiglie italiane dopo i cani e i gatti. Eppure i conigli sono anche considerati cibo e allevati a scopo alimentare. Ogni anno, secondo la Coldiretti, sono circa un milione gli animali destinati a finire nei piatti dei nostri connazionali. Ma come vengono allevati? Se lo sono chiesti la Lav (Lega anti vivisezione) e Animal Equality che hanno realizzato una video inchiesta shock all’interno di diversi allevamenti del Belpaese.
“Si è trattato di un lavoro complesso e senza precedenti – hanno sottolineato le associazioni a www.corriere.it – che ha permesso di svelare una realtà tragica: cuccioli morti e gettati a terra senza alcuna considerazione, altri lasciati a morire di fame o morti per ore nelle gabbie dove hanno vissuto per tutta la loro vita, animali malati, con tumori, non curati, ignorati, sgozzati senza pietà“.
Chi li ama, li conosce e li tiene in casa sa che la vita dei conigli purtroppo è breve, ovvero di circa 12 anni. Ma l’esistenza di quelli meno allevati è a dir poco inesistente: se è “fortunato”, infatti, un coniglio vive fino a 12 settimane e le passa chiuso in una gabbia grande più o meno quanto lui, in mezzo alla sporcizia e, a volte, insieme alle carcasse di altri compagni di “cella”. Nelle prime immagini diffuse dalla Lav su YouTube (e che vi proponiamo al termine dell’articolo) si vedono i conigli appena nati (con l’inseminazione artificiale) in gabbia con le madri. Dopo lo svezzamento gli animali vengono poi portati nella zona di “ingrasso”.
“Si tratta di un sistema d’allevamento ultra intensivo che priva questi animali dei più semplici bisogni etologici – ha detto Matteo Cupi, direttore esecutivo di Animal Equality, al sito del Corriere della sera – un processo ‘produttivo’ tra i più agghiaccianti e per lo più sconosciuto, taciuto e incredibilmente tollerato, subìto da animali che non possono difendersi da chi li alleva, li trasporta e li macella“. Ma c’è bisogno di più informazione. Le persone devono sapere, anche chi abitualmente consuma carne di coniglio deve capire in che modo vengono cresciute queste bestiole e quali sono i pericoli per la salute anche umana. Questo il motivo della video denuncia e del sito (www.coraggioconiglio.it) che propone una raccolta firme lanciato dalle 2 organizzazioni per promuovere una legge che tuteli questi pelosi. Una proposta che è già in Parlamento ed è stata firmata nei mesi scorsi dalla deputata Michela Vittoria Brambilla.
Foto by YouTube
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