Dei gatti anziani si parla poco. Forse perché i proprietari tendono a considerare questi esseri amorevoli degli eterni cuccioloni o, forse, perché quando si pensa all’età raggiunta dal proprio micio si inizia ad avere paura che il tempo da trascorrere insieme a lui non sia più molto. Ma l’invecchiamento è un processo naturale di ogni essere vivente e non deve né spaventare né preoccupare. Inoltre, adottando alcuni piccoli accorgimenti, possiamo garantire ai felini domestici una sana e lunga esistenza.
Per prima cosa, bisogna rendersi conto dei cambiamenti fisici del proprio peloso. In confronto ai gatti più giovani, il sistema immunitario di quelli anziani (cioè che hanno dai 9/10 anni in su), è meno in grado di scacciare gli invasori estranei. Sono molte, quindi, le malattie croniche spesso associate all’invecchiamento possono indebolire le funzioni immunitarie ulteriormente. Una condizione molto comune di questi “vecchietti” è la disidratazione. Inoltre, la pelle di un gatto anziano è più sottile e meno elastica. Anche la loro “igiene personale” può venire meno e, talvolta, in alcune zone del corpo possono formarsi delle matasse di pelo. Anche le unghie di questi micioni crescono eccessivamente. Come accade per gli esseri umani, infine, a volte possono sembrare disorientati o perdere l’udito.
Ma come aiutarli a vivere serenamente la loro “terza età”? Lo strumento principale è l’osservazione che vi permette di capire in tempo se qualcosa non va. Per farlo, potete chiedere al vostro veterinario come si fa ad “osservare” dal punto di vista clinico e quali sono le cose a cui dovrete prestare più attenzione. Ad esempio, mentre gli accarezzate la testa, potete sollevare delicatamente le labbra superiori con il pollice o l’indice per poter osservare i denti e le gengive. Allo stesso modo si possono sollevare le orecchie per osservare il canale auricolare. Così mentre si strofina il pelo, si può controllare se ci sono piaghe o noduli anormali, assieme allo stato di salute del pelo.
Per aiutarlo a essere pulito, inoltre, è bene spazzolarlo tutti i giorni. Così come una parte importantissima in questi casi ce l’ha l’alimentazione. Anche perché va detto che alcuni gatti invecchiando tendono a ingrassare, altri invece, diventano troppo magri. Per questo, per assicurare all’animale una dieta adeguata, bisogna per prima cosa tener conto delle condizioni generali del gatto. L’importante è non dar loro per nessun motivo gli alimenti vietati e limitare le porzioni.
Anche se non sono più dei ragazzini, l’esercizio fisico è sempre importante. I gatti più anziani diventano spesso meno agili con lo sviluppo dell’artrite e l’inizio dell’atrofia muscolare. Impegnando regolarmente il gatto in un moderato esercizio o gioco, si miglioreranno il tono e l’elasticità muscolare. Cercate, inoltre, di ridurre gli stress ambientali, poiché di solito i gatti più vecchi si adattano meno ai cambiamenti. Detto ciò anche un gatto anziano può dare moltissime soddisfazioni e amore, almeno quanto un cucciolo, anzi forse di più. Basta semplicemente accudirlo un po’ di più, come in fondo lui ha sempre fatto con voi.
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