E’ vero: amiamo i nostri cani come figli. Ma la vita, il lavoro e gli impegni a volte ci portano a non potercene occupare come si deve (o si dovrebbe). Per questo, da qualche tempo a questa parte ha preso piede anche nel nostro Paese la professione del dog sitter, ovvero quella persona che si occupa del 4 zampe, portandolo fuori e facendolo svagare quando per i proprietari è impossibile farlo. Ma come scegliere la persona giusta? E quali sono le caratteristiche che dovrebbe avere? Dopo una piccola indagine svolta tra proprietari di pelosi, ecco le prime 8. A voi ne vengono in mente altre?
Al punto uno: deve avere delle referenze controllabili. Affidare il proprio cane a un estraneo non è così facile, per questo il dog sitter deve poter dimostrare di essere affidabile e di aver già svolto questo mestiere in passato con ottimi riscontri. Altrimenti meglio cambiare individuo. Numero due: deve stare simpatico al cane. Fido per noi è come uno di famiglia, a cui spesso permettiamo un po’ troppo. Ma il dog sitter deve saperlo conquistare e senza l’uso di biscottini. Basterà vedere come si rivolge a lui e se il cane è felice di vederlo arrivare per capire come si comporta quando rimangono soli. Tre: la professionalità. Un lavoratore serio (e che non porta a spasso i cani tanto per guadagnare qualcosa in più) deve avere un biglietto da visita, una lista di numeri utili da chiamare in caso d’emergenza e un numero di telefono dedicato sempre raggiungibile (almeno quando è con il nostro animale).
Quattro: certificazioni. In questa materia, purtroppo, l’Italia è ancora un po’ indietro. Ma di certo, aver seguito corsi appositi per l’accudimento di cani costituisce un titolo preferenziale. Cinque: un metodo di lavoro preciso che non avrà timore a condividere con voi. Sei: un piano d’emergenza. Un dog sitter attento deve sapere come gestire un’emergenza (due cani che litigano al parco, oppure un malore improvviso). Sei: un buon dog sitter si riconosce anche dalla presenza di un sostituto da indicare in caso eventi avversi, come un malanno o un impegno improrogabile e improvviso, che si verificassero durante l’assenza del proprietario. Sette: il dog sitter ideale è dotato di smartphone e “non ha paura di usarlo”. Questo per dire che a un proprietario vedere cosa fa il proprio cucciolone in sua assenza non dispiace mai. Per questo saranno molto graditi foto e video di supporto. Otto: un prezzo accettabile (solitamente che si aggiri intorno ai 5/7 euro l’ora) e una assicurazione che possa coprire eventuali danni causati dal suo lavoro.
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