Quando si parla di cani in canile e di situazioni difficili da gestire, non sempre le istituzioni si girano dall’altra parte o cercano di lavarsene le mani come sta accadendo in questi giorni a Roma o come è accaduto a Trani. Per fortuna, infatti, realtà “felici” esistono anche nel nostro Belpaese. E’ il caso di Roccastrada, piccolo comune in provincia di Grosseto, dove il sindaco Francesco Limatola ha lanciato una proposta davvero interessante ai suoi concittadini: chi adotterà un cane proveniente dal rifugio comunale avrà una riduzione della Tari (la tassa sui rifiuti) dal 50 al 70 per cento.
“L’iniziativa – ha detto il primo cittadino a www.ilgiunco.net – è nata per sensibilizzare i cittadini sulle conseguenze del randagismo, incentivando la nostra comunità all’adozione attraverso azioni concrete“. In questo modo, il Comune spera di poter diminuire le spese di gestione del canile, ma, soprattutto, si possa contribuire fattivamente a offrire una vita migliore agli animali. E a quanto sembra, gli abitanti di Roccastrada sembrano aver gradito la proposta. Da quando è stato approvato il regolamento, infatti, quindi circa 7 mesi fa, ci sono già state 11 adozioni su circa 72 cani presenti nella struttura.
Ovviamente, prima di essere dati in adozione, chi si occupa delle bestiole controllerà che gli aspiranti proprietari siano in regola con tutti i requisiti richiesti dal caso. Le persone interessate possono fare richiesta di adozione al Comune che, dopo averla valutata, potrà dare l’autorizzazione ad adottare il cane e usufruire delle agevolazioni fiscali sulla Tari. Il regolamento, infatti, prevede una riduzione fino del 70 per cento sulla Tari, con importo massimo fino a 500 euro, per l’adozione di un cane che è in custodia nel canile da almeno tre anni, e una riduzione del 50 per cento della Tari, ancora per un importo massimo di 500 euro, per l’adozione di un cane in custodia da almeno 180 giorni fino a un massimo di tre anni. Non sono previste agevolazioni per adozioni di cuccioli.
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