La denuncia che arriva da Aidaa, l’Associazione italiana difesa animali ed ambiente, è di quelle che fanno gelare il sangue nelle vene. Perché sono stati i membri dell’organizzazione guidata da Lorenzo Croce che, dopo 2 lunghi mesi di indagini, hanno fatto una scoperta davvero inquietante: anche nel nostro Belpaese ci sono siti internet dedicati a chi pratica la zooerastia, ovvero il sesso con animali. O, meglio, esistono chat in cui si organizzano veri e propri appuntamenti per chi soffre di questa patologia (perché, secondo noi, non c’è altro modo per chiamarla). Per saperne di più abbiamo parlato proprio con Croce che ci ha spiegato i dettagli della scoperta.
Lorenzo, come siete arrivati a questa rete di appuntamenti?
Alcuni dei nostri sostenitori ci hanno segnalato alcuni profili Facebook sospetti, dicendo che quelle persone erano dedite a questa ignobile pratica che è la zooerastia. Non ne parla quasi mai nessuno, ma purtroppo quello del sesso con animali è un problema più che reale anche in Italia, dove tra l’altro ancora non esiste una legge specifica che punisce uno scempio del genere.
Quindi cosa avete fatto?
Abbiamo seguito i movimenti online di queste persone e siamo arrivati a siti che all’apparenza sembravano dei siti porno “normali” (se così possono essere chiamati questo tipo di portali) e ci siamo infiltrati. Ci sono voluti 2 mesi di ricerche per riuscire a entrare in una chat nascosta dove si discute apertamente di sesso con animali. Inoltre, siamo riusciti a scoprire una quindicina di ville situate in diverse località dove si danno appuntamento questi depravati.
Dove si trovano queste case d’appuntamento esattamente?
La concentrazione maggiore a Roma e in Lombardia (provincia di Varese, Cremona e Milano), altri luoghi dove ci si da appuntamento per le orge di sesso con la presenza di animali si trovano nel Grossetano e nelle campagne di Frosinone. Due appartamenti invece sono a Palermo e Barletta.
Ma la denuncia alle autorità?
Non possiamo ancora farla, perché a parte la chat, in cui queste persone potrebbero anche dichiarare di star semplicemente scherzando, non abbiamo prove concrete. Per questo stiamo pensando di trovare qualcuno che riesca a infiltrarsi a uno di questi “festini”. L’unica cosa che mi rincuora in tutto questo schifo è che almeno non ci sono di mezzo bambini ne che si parla di prostituzione. Sono tutti adulti consenzienti quelli che maltrattano quei poveri animali.
Quindi è un’iniziativa di singoli cittadini?
Quello che abbiamo capito è proprio che dietro ai siti pornografici che propongono filmati a pagamento con sesso con animali si nascondono proprio dei gruppi organizzati che si incontrano per orge con animali e stiamo parlando di oltre 100 persone sparse in tutta Italia. Sappiamo anche quali sono gli animali più richiesti: ovvero cani, cavalli e asini. Non voglio entrare troppo nei particolari perché sono vergognosi. Ma credo sia arrivata l’ora si considerare da subito la zooerastia un reato come da anni noi chiediamo non solo al governo italiano ma anche all’Unione europea.
Foto by Facebook
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