Festa del Sacrificio al via: animali sgozzati in Italia secondo il rituale islamico

Si chiama Festa del Sacrificio, un rituale islamico che prevede la macellazione degli animali con taglio della gola senza stordimento. Un atto brutale, crudele e che a parere di molti (anche non animalisti convinti) è semplicemente una barbarie. Eppure la Festa del Sacrificio, in programma sia oggi 23 settembre che domani 24, non è stata fermata e, in questa occasione, perderanno la vita moltissimi animali anche nel nostro Paese.

Nel nostro Belpaese, infatti, la macellazione rituale può avvenire soltanto in uno dei 200 macelli autorizzati (e a noi sembra già troppo). Ma il timore è che anche quest’anno molti animali verranno abbattuti nei giardini, nelle case e nei garage, al di fuori del rispetto della legge. Ed è per questo che secondo l’Enpa (Ente nazionale di protezione animali) servono maggiori controlli contro le macellazioni fai-da-te, cioè eseguite al di fuori delle strutture preposte, che non rispettano le norme igienico sanitarie e senza alcun riguardo per la sofferenza degli animali. Purtroppo la “macellazione rituale” è di per sé è una “pratica legale” che consente per motivi religiosi l’uccisione di animali per dissanguamento, tramite recisione della carotide e senza alcun obbligo di stordimento preventivo.

Questo vuol dire, in poche parole, che l’animale resta vigile e cosciente fino a quando il dissanguamento progressivo ne provoca la perdita dei sensi e poi la morte. Secondo la religione islamica soltanto questa procedura sarebbe in grado di preservare la purezza dell’animale e di consentirne il consumo alimentare. Secondo l’Enpa, invece, questo tipo di uccisione avviene senza pietà. “Non critichiamo i precetti di una religione in quanto tale – ha scritto in una nota ufficiale Carla Rocchi, presidente Enpa – condanniamo invece i riti crudeli, a qualsiasi credo essi appartengano. Il mio più grande auspicio è che sia finalmente possibile raggiungere intese reciproche che permettano di conciliare credo religioso e diritti degli animali, multiculturalismo e rispetto della legalità“.

okkk

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