Fiera del Levante, “vendere animali è illegale”: il M5s protesta

Si chiama Pet Home (“casa dei cuccioli”) ed è il padiglione della Fiera del Levante di Bari (il numero 110 per esattezza) dedicato alla vendita di animali domestici. Vi si trova un po’ di tutto: cani, gatti, conigli, criceti, pappagalli, tartarughe e addirittura iguane. Uno spazio che è diventato una consuetudine per i visitatori della Fiera (in programma fino al 20 di settembre), ma che, a quanto pare, non è legale. Almeno stando a quanto hanno dichiarato Viviana Guarini e Sanbino Mangano, rispettivamente consigliere regionale e consigliere comunale del Movimento 5 Stelle.

Per questo i due consiglieri ad alcuni agenti della polizia municipale hanno organizzato un vero e proprio blitz nel padiglione, riscontrando una serie di irregolarità. Infatti, l’articolo 17 del Regolamento comunale (dedicato proprio agli eventi di questo genere) stabilisce che “l’allestimento di bancarelle, mercati, mostre, fiere ed esposizioni sul territorio comunale è soggetto ad autorizzazione igienico sanitaria che viene rilasciata dalla Civica Amministrazione su conforme parere dei competenti servizi veterinari“.

L’istanza, inoltre, va presentata almeno 30 giorni prima della manifestazione e con la medesima va indicata e dichiarata: la tipologia e la durata della attività da espletare, il numero degli animali presenti, la loro provenienza e le specie, le vaccinazioni, e quali saranno gli spazi a loro dedicati. Soprattutto questo ultimo passaggio, infatti, ha allarmato le associazioni animaliste insieme agli esponenti del M5s, seriamente preoccupati per ciò che potrebbe capitare agli esemplari in esposizione. Ma durante l’ispezione, i commercianti hanno sostenuto che il regolamento comunale non si applica all’Ente Fiera e che quindi non dovevano avere nessun certificato.

In attesa di capire chi ha ragione e chi no, comunque, la Pet Home ha ripreso la sua normale attività. Ma Viviana Guarini è più agguerrita che mai e ha dichiarato: “Andremo in avvocatura comunale perché, qualora il regolamento non dovesse valere per la Campionaria, si tratterebbe di un caso di vacatio legis”.

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