Gatto, come conquistarlo? 6 mosse infallibili

E’ arcinoto: i gatti sono dei tipetti diffidenti. Altro che i cani. Con questi adorabili felini domestici (oddio, domestici per modo di dire…) bisogna armarsi di guanti di velluto. Usare le parole giuste, i modi giusti e pure il cibo giusto, aggiungerebbe qualcuno. Avranno le loro ragioni, sapete com’è. E poi vanno anche molto a istinto: capita che prendano subito in simpatia una persona, e allora c’è da intonare l’osanna e ringraziare tutti i santi. Ma accade pure il contrario, cioè che il micetto guardi, storca il naso e proprio non s’avvicini… Beh, allora sono dolori. In genere non avviene con i “padroni”, bensì con qualche componente della famiglia che loro avvertono come “secondario” oppure con amici, fidanzati, parenti più o meno stretti che fanno capolino in casa. Ora. In alcuni casi si può prendere atto della situazione e amen. Fregarsene, insomma. In altri urge trovare una soluzione (immaginate un corteggiamento in atto, per esempio: se l’animaletto non approva, potrebbe andare tutto in fumo eh). Allora, ecco 5 mosse infallibili. Di sicuro successo. Forse la parola “sicuro” dinanzi a queste adorabili bestiole andrebbe evitata, ma un po’ di ottimismo non guasta mai. Procediamo, dunque. Orsù!

  • 1) Informarsi sul suo cibo prediletto e presentarsi all’appuntamento con una quantità apprezzabile. Se si tratta di una scatoletta, collocarsi nella stessa stanza in cui si trova anche il gatto e aprirla LENTAMENTE, con fare (quasi) indifferente. Non deve avvertire in voi alcun tipo d’ansia, altrimenti gira il sederino e se ne va. Pronunciare parole suadenti invitandolo al banchetto. Se non si avvicina, allontanarsi un po’ e lasciare che goda da solo. Riprovare una seconda volta.
    2) Quando finalmente si avvicina, cominciare ad accarezzarlo con estrema delicatezza e soprattutto nei punti strategici. Una grattatina sotto il collo è sempre, sempre gradita. Un tocco lieve sulla testa, anche. La pancia è un punto critico, nel senso che potrebbe gradire ma anche no. La coda è off limits: lasciatela stare, lo diciamo per il vostro bene.
    3) Se decide di farsi coccolare, non prolungate troppo l’operazione perché potrebbe scocciarsi e/o infastidirsi. Il che significa che tutta la fatica andrebbe persa. Insomma, ok questi contatti affettuosi, ma il troppo stroppia. Mica si può passare la giornata a sbaciucchiarsi, eh!
    4) Se sta dormendo, rimandate il tentativo di seduzione a un momento più opportuno.
    5) Se è alle prese con la lettiera, attendete con pazienza che finisca: cosa pensereste, voi, se qualcuno – che nemmeno vedete di buon occhio – all’improvviso spalancasse la porta del bagno?
    6) Parlategli, anche a distanza di qualche metro, pronunciando più volte il suo nome e sottolineando la sua avvenenza fisica (qualcosa del tipo “Quanto sei bello…” non guasta mai). Fatevi i complimenti: li capisce, statene certi. Guardatelo negli occhi mostrando tutta la vostra ammirazione. La cosa sarà gradita. In bocca al lupo!

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