Circa 800 code di cane e di gatto gettate nell’immondizia: caccia al killer

Sono circa 800 le code di cani e di gatti trovate in questi giorni a Sao Lourenco, una cittadina del Brasile. Un vero e proprio mistero che non sembra trovare spiegazione. Infatti, come riporta il Daily Mail e scrive anche il sito www.greenstyle.it, nessun residente ha denunciato la scomparsa del proprio amico a 4 zampe. Anzi, nel piccolo centro abitato la vita si svolge tranquillamente. Ma allora di chi sono quelle code?

Le specifiche parti del corpo, inoltre, sono state abbandonate in sacchi all’aria aperta in diverse zone della città, ma non vi sono però tracce degli altri resti del corpo di quei poveri animali che, molto probabilmente sono stati comunque uccisi. Una questione intricata, per cui le autorità hanno deciso di andare fino in fondo, aprendo un’inchiesta. Le ipotesi sono molte, sebbene nessuna sia comprovata da sufficienti prove: potrebbe essere opera di un serial killer, come di un sacrificio per qualche rituale esoterico. Non si esclude nemmeno il possibile ricorso per la rivendita e il consumo della carne su mercati non ufficiali, una spiegazione che, tra l’altro, giustificherebbe il mancato ritrovamento dei corpi.

C’è addirittura chi teme che eventuali animali randagi siano stati spacciati per carne di altri esemplari durante una recente sagra paesana. Fatto sta che, al momento, tutte le piste rimangono aperte: “Date le elevate cifre, qualcuno avrebbe dovuto denunciare la scomparsa del proprio animale domestico – ha detto il sergente Marcio Teixeira de Melo, a capo delle indagini, al Daily Mail Ma, al momento, non esiste alcuna denuncia di nessun gatto e nessun cane scomparso. E non abbiamo trovato nessuna traccia degli altri resti degli animali, non la loro pelliccia né le loro zampe, nulla: solo le code“. Intanto, il caso ha destato l’interesse anche dell’associazione Animal Patrol, un gruppo locale per la protezione degli animali, che ha deciso di seguire delle altre piste. Cosa sarà successo realmente a quei poveri pelosi?

Foto by Facebook

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