E’ stato Mimmo Consales, il sindaco di Brindisi, a dare l’allarme. L’ha fatto con un messaggio denso di rabbia e di amarezza: “Al mio rientro in sede ho visto un filmato pubblicato sui social network relativo alla cosiddetta ‘Fiera di San Teodoro’ dedicata agli animali e che si svolge a ridosso delle feste patronali. Sono evidenti i segni di maltrattamento di diverse specie animali, rinchiusi in gabbie microscopiche, e quindi sono totalmente in disaccordo con le finalità di questa iniziativa“. Consales ha inoltre sottolineato come siano state totalmente disattese le regole da lui stesso dettate tramite alcuni recenti provvedimenti e si è dichiarato deciso ad andare a fondo a questa vicenda. “Posso garantire – ha aggiunto – che nei prossimi giorni creerò le condizioni perché anche in futuro non possano più avvenire episodi spiacevoli di questo tipo che vanificano i tanti sforzi compiuti dalla nostra Amministrazione a tutela delle specie animali“.
E’ accaduto il 30 agosto scorso, per essere precisi: presso l’area del Pala Pentassuglia, allestita appunto per l’inaugurazione della festa del santo patrono, come denunciato dall’Aidaa sono stati esposti numerosi animali tra cui quaglie, galline, conigli, pulcini, papere e pappagalli. Erano tutti ammassati in gabbie piccole e versavano in condizioni del tutto incompatibili con la loro natura e le loro esigenze. Eppure il Primo cittadino, appunto, aveva espressamente vietato di utilizzare le bestiole come merce di vendita su bancarelle, come “premi” per qualche sorta di gioco o per l’esposizione fine a se stessa.
Infine c’è stata la tradizionale sfilata con i cavalli da traino, i quali hanno riportato diverse ferite ed escoriazioni. Anche l’Aidaa si dice determinata ad individuare i veri responsabili: precisamente chi, ad esempio, ha rilasciato le autorizzazioni? Chi ha deciso di ignorare i suddetti provvedimenti comunali e anche le normative nazionali e internazionali finalizzate a tutelare il benessere degli animali?
Foto by Facebook