Si parla spesso della “presunta” rivalità tra cani e gatti e sono anni che gli studiosi di ogni parte del mondo cercano di dare una spiegazione scientifica alla diffidenza che generalmente caratterizza i rapporti tra le 2 specie. E se è vero che oggi sono i mici a fuggire (più spesso) impauriti dall’irruenza e dall’istinto predatorio dei cani, a quanto sostiene un gruppo piuttosto esteso di scienziati (delle università di Göteborg in Svezia, di San Paolo in Brasile e di Losanna in Svizzera), milioni di anni fa le cose sono andate diversamente.
Gli studiosi hanno analizzato i resti fossili di oltre 2mila canidi preistorici e hanno stabilito che l’arrivo dei felidi in nord America, datato all’incirca sui 20 milioni di anni fa, ha provocato l’estinzione di oltre 40 specie di cani primitivi. Questi, infatti, vivevano tranquilli nelle pianure e foreste nordamericane, dove le prime specie si erano originate attorno ai 40 milioni di anni fa. Eppure, all’apice del loro sviluppo, ovvero intorno 22 milioni di anni fa, si verificò un evento che ne decretò il declino: cominciarono ad approdare dall’Asia (che all’epoca era collegata via terra con il continente nordamericano dove ora c’è lo stretto di Bering) le prime popolazioni di felini.
CANI E GATTI GELOSI DEGLI SMARTPHONE
Da allora la lotta per procacciarsi le prede diventò serrata e si risolse a favore degli antenati dei gatti. Oggi sono rimaste solamente 9 specie di cani discendenti dalla famiglia che originariamente popolava il continente. “Di solito sono i cambiamenti climatici che hanno un impatto travolgente sulla biodiversità – ha detto a Panorama Daniele Silvestro, del Department of Biological and Environmental Sciences dell’Università di Göteborg – invece in questo caso a provocare l’estinzione dei canidi fu la competizione con i felidi per procurarsi il cibo“. I ricercatori, inoltre, hanno verificato che la convivenza di felidi e canidi ha portato solo all’estinzione di molte specie di questi ultimi e non il viceversa. Da ciò si evince che i felini erano predatori molto più efficienti e forti di molte specie di cani che per questo si sono inesorabilmente estinte.
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