Snoopy, cane ucciso a Livorno: sequestrata la carabina di un vicino

A volte, la Rete funziona. A volte, i social network riescono a dar voce a chi altrimenti non ce l’avrebbe avuta. E’ questa, in sostanza, la storia di una famiglia di Livorno e del loro amato cane Snoopy, ucciso da qualcuno solo un paio di giorni fa con un colpo di proiettile. Il motivo? Semplice e tragico allo stesso tempo: abbaiava. Ma ora, per fortuna, c’è un sospettato. Secondo quanto riportato da Il Tirreno, i carabinieri, coordinati dal pubblico ministero Gianfranco Petralia, si sono presentati nell’appartamento di un vicino di casa, che dista pochi metri in linea d’aria dall’abitazione dove abitava l’animale, e lì sono stati sequestrati una carabina e alcuni proiettili.

Questa, in sostanza, la dinamica dei fatti accertati: erano le 7.30 di martedì 4 agosto quando il proprietario del cane e sua moglie, come ogni mattina, vanno a salutare Snoopy in terrazzo prima di uscire. L’uomo rientra dopo appena 10/15 minuti e nota che la bestiola non è affacciata al parapetto come invece è solita fare quando loro non sono in casa. Quando apre la porta, la terribile scoperta: il cane è ferito e sanguinante, gli va incontro arranccando e, dopo qualche istante, muore tra le sue braccia. Come rilevato poi dal veterinario, il povero Snoopy è stato colpito da un proiettile che ha reciso l’aorta. Un fatto gravissimo quindi, ma che, probabilmente, sarebbe passato sotto silenzio senza la denuncia su Facebook di una volontaria amica dei proprietari che ha smosso l’opinione pubblica e spinto le forze dell’ordine a proseguire le indagini.

Ma ora, come dicevamo, c’è un sospettato. Anche se gli inquirenti ci tengono a precisare che al momento il vicino di casa a cui è stata sequestrata l’arma non è ancora stato indagato formalmente. “Sono distrutta e sconvolta – ha detto a Il Tirreno la proprietaria di Snoopy, Annarita Vincenzonia – ma nel contempo meravigliata per tanta solidarietà“. Moglie e marito, inoltre, hanno ringraziato il veterinario per la disponibilità e le analisi scrupolose fatte, e i carabinieri per la collaborazione: “Abbiamo trovate gente sensibile, professionisti che ci hanno ascoltato e che stanno lavorando con grande dedizione. Grazie anche a tutte le persone, anche sconosciute, che ci sostengono in questo lutto“.

Foto by Twitter

Impostazioni privacy