Dopo il leone Cecil, ucciso anche il fratello Jericho: verità o bufala?

Dopo il leone Cecil, in Zimbabwe è stato ucciso anche il fratello Jericho, proprio colui che aveva preso il comando del branco, risparmiando la vita ai 6 cuccioli di Cecil (cosa, per altro, rarissima in natura). La notizia è stata diffusa intorno alle 10 di ieri sera 1 agosto, ora italiana, dalla Ong ambientalista Zctf – Zimbabwe Conservation Task Force che su Facebook ha scritto: “It is with huge disgust and sadness that we have just been informed that Jericho, Cecil’s brother has been killed at 4pm today. We are absolutely heart broken. We will update you all as soon as we have more details” (più o meno “E’ con immensi disgusto e tristezza che vi informiamo che Jericho, il fratello di Cecil, è stato ucciso alle 4 del pomeriggio di oggi. Il nostro cuore è spezzato. Vi terremmo aggiornati per ulteriori dettagli”).

Ovviamente, l’eco mediatico è stato immediato e anche oggi il nome “Jericho” è in top ten tra i trend di Twitter, anche perché solo 2 giorni fa, la storia di Cecil ucciso per “gioco” dal cacciatore Walter James Palmer, dentista del Minnesota, aveva suscitato grande scalpore in tutto il mondo, animando proteste animaliste e non solo. Ebbene, Jericho è vivo, come ha dimostra anche la foto che vedete in apertura, scattata alle prime ore di questa mattina da un ricercatore. A sostenerlo sulle pagine del The Guardian diversi studiosi dell’università di Oxford. Uno degli scienziati che si occupa di studiare il leoni del Hwange National Park dello Zimbabwe, ha anche rivelato che Cecil e Jericho non erano fratelli, nonostante abitassero nello stesso parco.

Lo scienziato Brent Stapelkamp, che sta seguendo Jericho con un collare satellitare, ha detto sempre al The Guardian che il leone sta bene e che, secondo i dati rilevati dal collare, è stato in movimento per tutta la giornata di sabato. Inoltre, Stephen Long, che fa parte di un’associazione ambientalista che collabora col parco Hwange, ha fatto sapere al quotidiano britannico che la Zimbabwe Conservation Task Force ha la stessa credibilità di un tabloid e che sta cercando di speculare su un fatto gravissimo come quello dell’assassinio di Cecil.

Foto by Twitter

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