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Morte del leone Cecil, il dentista killer si difende: “Non credevo fosse illegale”

Non pensava di stare facendo qualcosa di illegale, perché lui la caccia la pratica “responsabilmente”. E’ questa, in buona sostanza, la dichiarazione ufficiale di Walter James Palmer, il dentista americano colpevole dell’uccisione del leone Cecil in Zimbabwe. Uccisione per cui sono già state arrestate 2 persone in Africa (e che rischiano fino a 15 anni di carcere), mentre il professionista del Minnesota è stato incriminato per bracconaggio. Ma Palmer non ci sta e cerca di difendersi come può.

Dalla sua casa di Billomington ha fatto sapere che era convinto di avere tutti i permessi. “Mi sono affidato all’esperienza delle mie guide professioniste locali per garantire una caccia legale” ha scritto in un comunicato ufficiale. Il medico si dice anche disposto a collaborare con le autorità dello Zimbabwe ma, ovviamente, rimanendo al sicuro a debita distanza. “Sono profondamente dispiaciuto che l’esercizio di un’attività che amo e pratico responsabilmente e legalmente abbia condotto all’abbattimento del leone” ha poi aggiunto.

Nel frattempo, le polemiche per l’uccisione di Cecil non si placano. A sostegno dell’animale è nata una petizione online e un hashtag, #JusticeForCecil, utilizzato anche da molti personaggi del mondo dello spettacolo come Ricky Martin, Ariana Grande o Mia Farrow. Insomma le proteste non si placano né sui social (la pagina Facebook di Palmer è stata oscurata dopo essere stata sommersa centinaia di messaggi rabbiosi) né nella cittadina di origine del cacciatore: lui si è barricato in casa e da ieri il suo studio dentistico è chiuso. In America, infatti, è scoppiata una vera e propria rivolta, tanto che l’organizzazione animalista Peta (People for Ethical Treatmanent of Animals) è arrivata a sollecitare l’impiccagione dell’uomo. Ora anche gli Stati Uniti stanno seriamente prendendo in considerazione l’idea di processarlo (non di impiccarlo naturalmente), tanto che un parlamentare americano sta indagando per verificare se Palmer ha violato qualche legge degli Usa, mentre lo Zimbabwe ha chiesto la sua estradizione. Forse, per una volta, giustizia sarà fatta davvero.

Foto by Facebook

Redazione

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