Cani, gatti e alimentazione: il pesce fa bene, ma solo 1 volta a settimana

Mangiare il pesce in estate è buono e fa bene, anche per i cani e ai gatti domestici. Altamente digeribile e gustoso (specialmente per i felini) è però un alimento che va dato con estrema parsimonia: al massimo una o due volte a settimana. Il motivo è molto semplice: sebbene sia ricco di fosforo e quasi privo di grassi (e per questo adatto soprattutto agli animali sovrappeso) il pesce è povero di calcio, sodio, ferro, rame e vitamine. Anche se, per quanto riguarda la taurina, la sostanza indispensabile per la salute del micio, nasello, sgombro e merluzzo possono competere con la carne.

Il pesce, come sappiamo, è ricco anche di acidi grassi Omega 3, che mantengono sana la pelle dei cani e dei gatti (e anche quella dei loro proprietari), ma non tutte le tipologie ne contengono allo stesso modo: il primato, infatti, spetta al salmone, mentre il comune merluzzo (tra i pesci più usati per l’alimentazione dei pet) è agli ultimi posti. Inoltre, sia le carpe che le aringhe sono assolutamente vietate per gli amici pelosi, perché sono piene di un composto che degrada la tiamina, una vitamina del gruppo B molto importante per la loro salute.

Bisogna fare attenzione anche a come va somministrato il pesce ai 4 zampe: no a quello crudo, perché potrebbe portare con sé dei parassiti. Meglio, invece, la cottura al vapore. Per questo, anche se Fido e Micio vi guardano con insistenza e con gli occhi imploranti per averne anche solo un bocconcino prima della cottura, non cedete. E se un tempo si pensava che testa e intestini fossero una parte prelibata da dare specialmente ai mici come “premio extra” dovrete cambiare idea: la prima ha troppe spine, che potrebbero causare lesioni alla gola e agli organi interni, mentre il secondo potrebbe contenere un pericoloso parassita chiamato Anisakis.

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