Padre avvelena i gatti della figlia con delle polpette: ne aveva troppi

Non ne poteva più dei gatti della figlia. Secondo lui, ormai ne aveva troppi. Così li ha uccisi, avvelenati, e si è anche vantato dell’impresa con gli abitanti del suo paese. Protagonista della vicenda un “amorevole” papà italiano di Vallo della Lucania, in provincia di Salerno, che si è reso responsabile di un brutale animalicidio. Secondo quanto riportato dal sito www.giornaledelcilento.it, il fatto è avvenuto durante la giornata di ieri.

A quanto raccontato dal quotidiano locale da testimoni oculari, nel corso della mattinata un anziano è entrato in un supermercato della cittadina cilentana e ha acquistato qualche etto di carne macinata. Sembra che l’uomo, piuttosto conosciuto in paese, abbia anche spiegato ai presenti nel locale e agli esercenti il motivo di tale spesa: “uccidere i gatti della figlia“. Ovviamente non tutti gli hanno creduto e hanno preso le parole dell’uomo come uno strano “scherzo”. Solo che il signore, risentito, ha insistito con la cassiera: “Mi danno il tormento e me ne devo liberare“. A quel punto, tra i clienti presenti nel negozio è partito subito il passa parola ed è scattato l’allarme: tanto a casa dell’uomo sono arrivate prima le forze dell’ordine e poi anche i volontari di un’associazione animalista.

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Ma purtroppo l’assassino, perché non c’è altro modo di chiamarlo, aveva già portato a termine la sua missione: aveva preparato delle polpette avvelenate e aveva ucciso i gatti della figlia. Al momento dell’arrivo dei soccorsi, qualche micio era ancora in vita, ma purtroppo nessuno si è salvato. Nel giardino c’erano infatti ben sette animali morti. L’uomo ha anche ammesso davanti alla figlia e alla moglie di aver ucciso già altri gattini. Ora si aspettano provvedimenti.

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