Da cane soldato ad attore del cinema: la storia di Moby commuove il mondo

Di cani attori ce ne sono tanti (e, a volte, anche di “attori cani”, ma questa è un’altra storia), eppure Moby ha qualcosa di speciale. Perché prima di diventare una stella del cinema grazie al film Max (appena uscito negli Stati Uniti) ha vissuto sulla sua pelle la tragedia della guerra vera. Moby, infatti, era un cane dell’esercito, ed era “impiegato” tra le fila della marina americana in Afghanistan. Durante il conflitto, Moby è stato anche ferito: colpito all’occhio destro da un proiettile. Fortunatamente, però, come racconta lazampa.it il colpo non gli ha lasciato segni permanenti. Almeno fisici.

Infatti, come accade spesso ai militari umani che sono stati al fronte, Moby soffre di disturbi da stress post traumatico: i rumori forti lo terrorizzano, per non parlare dei fuochi d’artificio che gli ricordano le esplosioni vissute nella realtà. Ed è per questo che non essendo più idoneo a combattere, questo splendido esemplare di Pastore Tedesco, è stato rimandato in patria, dove viene curato ed è stato poi scelto per interpretare Max nella pellicola cinematografica. La storia raccontata è quella di un adolescente, Justin, che si trova ad affrontare una tragica perdita in famiglia: la morte del fratello in guerra. Unico suo conforto un eroico cane soldato appartenuto al marine caduto e che ha combattuto con lui nella guerra in Afghanistan. L’animale, all’inizio è piuttosto schivo, ma il ragazzo piano, piano saprà conquistare la sua fiducia.

Le associazioni che si occupano attivamente dei veterani sperano che questo film possa aiutare la gente a comprendere le difficoltà di chi torna dalla guerra a reinserirsi nella società e di che cosa voglia realmente dire vivere con un disturbo post traumatico da stress. Quello che va detto è che almeno per Moby oggi le cose ora non vanno affatto male, nella cittadina in cui vive (Lancaster, California) è considerato un vero è proprio eroe e tutti lo ammirano e rispettano.

Foto by Facebook

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