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Gatti e stress: c’è la casa tra i primi motivi di disagio per i felini

Da qualche tempo il vostro gatto tende a nascondersi, non ha molta voglia di giocare, si dedica in maniera compulsiva alla pulizia personale oppure marca costantemente il territorio con la sua urina evitando di usare la lettiera? Bene, potrebbe essere vittima dello stress domestico. Ma attenzione: anche solo uno dei sintomi sopracitati (insieme alla perdita del pelo), secondo una nuova ricerca condotta da un team di veterinari spagnoli dell’Università autonoma di Barcellona (pubblicata sulla rivista Journal of Feline Medicine and Surgery), potrebbe indicare che il micio sta vivendo un grande disagio.

Ma come mai questo capita? Secondo gli studiosi, uno dei motivi più classici, potrebbe essere un cambiamento improvviso nelle sue abitudini casalinghe. Un trasloco oppure l’arrivo di un nuovo “fratello” peloso con cui dividere l’ambiente, l’arrivo di un bambino, ma anche la separazione improvvisa del proprio nucleo familiare, provocano negli animali stress, proprio come negli esseri umani. Fin qui niente di nuovo direte voi, ma fortunatamente, nella ricerca, i medici suggeriscono anche diverse strategie per ridurre le tensioni dell’animale, riportandolo gradualmente alla piena tranquillità. Ad esempio, nel caso in cui il motivo sia proprio la gelosia del nuovo compagno, viene indicato un protocollo da seguire per gestire la convivenza domestica fra 2 o più felini. Si comincia mantenendo i mici in parti separate della casa, affinché si sentano padroni dei propri spazi rinnovando la loro territorialità (se sono 2, dovrete avere il doppio delle lettiere, delle ciotole, dei tiragraffi, dei giocattoli).

Si prosegue poi introducendo gli animali nel territorio altrui, senza però la presenza del gatto “proprietario” dello spazio. In questa fase, i quadrupedi hanno modo di prendere confidenza non solo con un’area a loro sconosciuta, ma anche con l’odore dell’altro felino. Quando gli animali appariranno sereni nel territorio altrui, si passa alla fase dell’abitudine visiva: i gatti potranno scrutarsi attraverso una barriera fisica. Di giorno in giorno, questa strategia diventa sempre più estesa nel tempo, fino ad arrivare alla coabitazione diretta. Se lo stress dipende invece da un nuovo appartamento, per aiutare il micio, potrebbe essere utile fornirgli un punto di vista diverso della casa, come una zona di comfort in alto, come le mensole o gli alberi per gatti, o ancora nascondere il cibo in diverse zone dell’abitazione, per dargli modo di esplorare la casa. Insomma, quale sia la causa c’è una soluzione: l’importante è trovarla e chiedere consiglio al proprio veterinario di fiducia.

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Redazione

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