Gatto resta intrappolato per 2 mesi in un materasso: credevano di averlo perso

Kymberly e Jesse Chelf sono una coppia. E hanno vissuto una storia a dir poco incredibile. Anzi, più precisamente ad averla vissuta è stato Moosie, il loro gatto. Dunque: Jesse è un militare. Per questioni di lavoro, lo scorso aprile ha dovuto trasferirsi con la compagna da El Paso, in Texas, alla località di Fort Wainwright in Alaska. Il trasloco, come sempre accade, si è tradotto in un periodo di stress fra scatoloni, cose da portare e da lasciare, una lunga serie di questioni da organizzare. Nel mezzo di questo delirio, a un certo punto di Moosie si sono perse le tracce. La coppia l’ha cercato in ogni dove, ma nulla. Alla fine, con grande dolore, i due sono arrivati a concludere che il micio si fosse perso. Che fosse scappato. E invece no. E’ rimasto intrappolato in un materasso caricato su un furgone dalla ditta dei trasporti.

Quando, due mesi dopo, gli operai sono giunti a destinazione e hanno scaricato dal veicolo tutta la roba della famiglia Chelf, si sono trovati davanti anche il gatto. Sfinito, stremato, debilitato per la prolungata assenza di acqua e cibo. Ha salutato i suoi “umani” con un flebile miagolio e, condotto subito dal veterinario, è stato sottoposto sia a un breve intervento chirurgico che a una trasfusione di sangue. Dovrà essere curato ancora, affrontare un percorso di riabilitazione, ma ce l’ha fatta. Presto potrà fare ritorno a casa e gradualmente riacquisterà le forze.

Tutto è bene quel che finisce bene, insomma. Difficile capire come i gatti riescano a sopravvivere a condizioni così estreme – non è la prima volta che si apprendono simili vicende – ma tant’è. Dopo tutto si sa che questi felini godono di ben sette vite, no?

Foto by Facebook

Gestione cookie