Gatto arrabbiato caccia il proprietario di casa. Lui chiede aiuto alla polizia

Il mio gatto non mi lascia entrare in casa, vi prego mandate una pattuglia“. E’ più o meno questo quello che Mohammed Lokman, un tranquillo cittadino di Stamford in Connecticut, deve aver detto all’operatore del 911 quando, dopo essere stato morso alla gamba dal proprio micio di famiglia, ha deciso di uscire dalla sua abitazione insieme alla moglie e di attendere pazientemente i soccorsi in auto per circa 4 ore. Anche perché, c’è da dire che al principio gli agenti credevano si trattasse di uno scherzo e così hanno tardato un po’ il loro intervento.

Eppure la storia è vera. Come raccontato dallo stesso Lokman al Daily Mail, la coppia era in casa e stava preparandosi per andare a dormire. Ma, verso l’una di notte, il gatto (che poi è una gatta di circa 8 chili) ha iniziato ad aggredirlo, mordendolo ripetutamente. La miciona, che aveva partorito da circa 24 ore, evidentemente scombussolata dall’evento, molto probabilmente stava cercando di proteggere la propria prole da quello che secondo lei costituiva un pericolo e, per questo, era diventata aggressiva. E’ stato quindi lo stesso operatore a consigliare a Lokman e alla moglie di rimanere “al sicuro” in automobile e di attendere la pattuglia prima di rientrare.

Fortunatamente, la vicenda non ha avuto conseguenze: a parte qualche ferita di lieve entità, gatta e proprietari stanno bene e sono tornati tranquillamente insieme, anche perché, quando si è calmata, la micia li ha riconosciuti. Gli eventi di questo tipo, infatti, non sono così rari: sono in molti gli animali che dopo aver partorito tendono a proteggere i loro cuccioli diventando ostili. Per loro è un fatto istintivo. Come riporta il sito greenstyle.it, solo qualche mese fa, un caso simile era finito addirittura in televisione al centro della trasmissione Il mio gatto è indiavolato di Jackson Galaxy, il famoso comportamentista americano: un’intera famiglia di Portland in Oregon (cane compreso) era stata costretta a barricarsi dentro una stanza a causa della propria gatta.

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