Chiede i gatti in affido e poi li maltratta. Denunciata una donna in provincia di Firenze

Nonostante alcune storie siano a dir poco sensazionali e attirino l’attenzione più di altre, come ad esempio il terribile Festival della carne di cane di Yulin, purtroppo non c’è bisogno di arrivare fino in Cina per trovare notizie di maltrattamenti agli animali. Il caso di cui vogliamo parlarvi oggi, infatti, arriva da un piccolo comune della provincia di Firenze, Campi Bisenzio. Protagonisti 5 gatti e la loro umana “affidataria”, una donna di 48 anni, che avrebbe dovuto curarli e, invece, ha abusato del loro amore.

Secondo quanto riportato da Repubblica.it, già da qualche tempo vicini e volontari di una associazione per la difesa dei diritti degli animali si erano accorti che qualcosa in quella casa di via San Domenico non andava: sembra che i mici fossero tenuti in condizioni igienico sanitarie a dir poco precarie, sebbene fosse stata proprio la donna a richiedere il loro affido alla stessa associazione, solamente alcune settimane prima. A loro era sembrata una persona di buon cuore, che aveva voglia di rendersi utile e di fare qualcosa per quei cuccioli bisognosi di affetto. Ma subito dopo averli presi in consegna era come sparita e non aveva mai accettato le visite di controllo che i volontari sono soliti fare dopo gli affidamenti.

Ed è per questo che martedì pomeriggio, intorno alle 15, alcuni membri dell’associazione (tra cui pare anche 2 poliziotti che però non erano in servizio) hanno bussato ripetutamente alla porta dell’abitazione della donna, che ha finto di non essere in casa. Per tutto il pomeriggio la signora non ha aperto loro, nonostante le richieste dei volontari e i ripetuti interventi delle forze dell’ordine. Poi intorno alle 5 della mattina di mercoledì ha permesso a 2 agenti di polizia di entrare e di vedere i gatti che avevano tutti ferite, bruciature alle orecchie e infezioni e che ora sono stati affidati alle cure di una clinica veterinaria. Per uno di loro, il più grave, la prognosi al momento è riservata. Ora la donna è stata denunciata e speriamo che la giustizia faccia veramente il suo corso.

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