Gli scimpanzé sanno cucinare e lo farebbero sempre

Altro che Junior MasterChef: i cuochi del futuro sono le scimmie o, meglio, gli scimpanzé. E’ ciò che emerge da un recentissimo studio dell’Università di Harvard, pubblicato sulla rivista Proceedings of the Royal Society B, che sostiene come questi primati abbiano le capacità cognitive necessarie per cucinare oltre a essere in grado di comprendere e apprezzare le differenze tra i cibi cotti e crudi.

Come racconta l’AdnKronos, nell’estate del 2011 gli autori della ricerca, ovvero Felix Warneken e Alexandra Rosati, si sono recati nella Repubblica del Congo, dove hanno condotto una serie di esperimenti usando esemplari di scimpanzé selvatici, per verificare se questi fossero in grado di fare il “salto” mentale necessario per cucinare. I primi test stabilirono che gli animali preferivano di gran lunga una patata cotta a una cruda e che erano disposti anche a “pagare” il prezzo dell’attesa per averla. Inoltre, altre prove hanno poi evidenziato come gli scimpanzé siano in grado di comprendere che solo i cibi commestibili possono essere cucinati. “Avevamo pensato anche di dar loro un fornello da campo, ma poi ci siamo immaginati cosa avrebbero fatto con il gas liquido e con le fiamme” ha dichiarato Warneken.

Non abbiamo la certezza che questi primati sappiano l’importanza della conservazione degli alimenti e degli strumenti da usare poi nel tempo per cucinare – hanno quindi concluso gli scienziati – ma i nostri studi cognitivi ci suggeriscono che i primi esseri umani, ancora prima di controllare il fuoco, avevano capito che il cibo poteva esservi cotto sopra e che sarebbe stato utile farlo“. In sostanza, secondo Warneken e Rosati gli scimpanzé non hanno ancora il controllo del fuoco, ma possiedono tutte le abilità cognitive necessarie per cucinare. Alcuni studi precedenti, inoltre, avevano già ipotizzato che la cottura degli alimenti fosse un tassello fondamentale nell’evoluzione umana. Chissà se lo diventerà anche per le scimmie.

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