“Grazie a Benito la mia vita è cambiata. Ho di nuovo una vita sociale, posso uscire, frequentare gli amici, andare a fare la spesa e prendermi cura dei miei figli“. Racconta al Corriere della sera Antonio Blasotta, originario di Rocchetta Sant’Antonio, piccolo comune in provincia di Foggia. La sua è sempre stata una vita semplice e normale, almeno fino a quando, all’età di 42 anni, ha perso la vista a causa di una malattia agli occhi. Dopo un momento iniziale di sconforto, però, l’uomo si è iscritto alla Sezione provinciale di Foggia dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti ed è proprio lì che ha ricevuto il consiglio che gli ha cambiato la vita in meglio: fare domanda al Lions Club per un cane guida.
“Ho fatto la domanda – prosegue Antonio – e dopo poco mi hanno chiamato per andare alla Scuola Lions di addestramento cani guida per non vedenti di Limbiate (in Brianza, ndr.). Sono stato lì una settimana, dove ho incontrato un cane Labrador di nome Benito con il quale si è subito creata l’intesa. Ho imparato tutti comandi da pronunciare e lui si è immediatamente preso cura di me”. Benito, infatti, sa esattamente cosa fare. Se viene preso al guinzaglio si comporta come un qualsiasi cane domestico, ma se viene condotto per la maniglia allora entra in funzione la modalità “guida” e l’animale adegua il suo comportamento per le persone non vedenti.
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Il merito, ovviamente, è dello speciale addestramento a cui i 4 zampe vengono sottoposti durante i mesi che passano alla Scuola Lions, in cui i questi esemplari vengono formati e, poi, consegnati gratuitamente ai cittadini non vedenti e gravemente ipovedenti che ne fanno richiesta. “Basta dirgli il nome della persona o del luogo in cui voglio andare e Benito mi accompagna” conclude Antonio. Da quando è arrivato il Labrador, Antonio è tornato a fare una vita autonoma. E poi ormai, per le via di Rocchetta Sant’Antonio lo conoscono tutti e tutti hanno imparato a volergli bene.
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