Roma: 3 gattini gettati dentro la campana del vetro. Salvati da passanti

Non solo sono stati gettati via come fossero immondizia, ma sono stati messi anche in uno dei bidoni più “pericolosi” (e letali): la campana del vetro, con l’idea che lì dentro probabilmente nessuno li avrebbe mai trovati. E’ successo a 3 micetti di Corcolle, la stessa zona di Roma dove la gattina è stata data in pasto ai pit bull, esattamente tra via Cantiano e via Matelica. Ma, fortunatamente, tutti e tre i cuccioli sono stati salvati e ora stanno bene.

Secondo quanto ha raccontato Laura Barbano, una dei tre residenti che hanno trovato i felini, al sito www.tiburno.tv, mercoledì mattina, mentre passeggiava in strada con una parente ha iniziato a sentire dei miagolii molto insistenti. Talmente forti che le due donne hanno cominciato a domandarsi quale fosse l’origine, fino a quando non si sono accorte che venivano proprio da dentro la campana del vetro. Così si sono arrampicate e hanno guardato dentro l’apertura: ed eccoli lì i gattini, chiusi dentro una borsa sportiva blu. “Ero in compagnia di Maria, mia cugina, ma non riuscivamo a tirarli fuori – ha proseguito la signora Barbano – Per prima cosa abbiamo chiamato l’Ama (azienda municipale ambiente, ndr.), ma ci avevano messe in attesa, così ho deciso di chiamare mio marito Alessandro“.

Sembra che l’uomo sia arrivato sul posto dopo pochissimi minuti, ma i miagolii già non si sentivano più. Nonostante ciò, il gruppo ha deciso di provare a recuperare gli animali ugualmente e, utilizzando lo schermo del cellulare come torcia, è riuscito a estrarre la borsa con gli cuccioli dentro. I gatti erano tre ed erano vivi, così i due coniugi hanno deciso di portarli a casa loro. “Siamo arrivati a casa e subito dopo abbiamo dato loro da mangiare un po’ di omogeneizzato – ha poi concluso Laura – Fortunatamente stavano bene, erano solo molto impauriti“. Ora la coppia, che ha già altri 2 gatti, sta cercando per questi trovatelli una buona adozione. Chi fosse interessato può mandare una mail a alessandro.baffioni@tiscali.it.

Foto by Facebook