Animali: a Lodi il primo leone al mondo operato tramite un robot

Ci sono primati italiani di cui andare fieri. E uno di questi è certamente quello raggiunto dall’Ospedale Veterinario Universitario di Lodi che, lo scorso 20 aprile, ha operato (con successo) un leone di 8 anni, asportandogli un surrene affetto da tumore, tramite l’ausilio del robot chirurgico chiamato Telelap ALF-X. Bene, si tratta del primo caso in assoluto al mondo di questo tipo di intervento effettuato su un animale. L’operazione è andata talmente bene che, a quanto riporta l’Agi (Agenzia giornalistica Italia), il “paziente” ha riportato solo 3 ferite di circa 3 centimetri e ha potuto deambulare già 3 ore dopo la fine dell’anestesia, mostrando il completo ripristino delle normali funzioni nelle 24 ore successive.

Ora si è completamente ristabilito ed è già tornato “a casa”, ovvero al Parco Safari delle Langhe di Murazzano in provincia di Cuneo (e su questo siamo certi che molti di voi avranno qualcosa da dire, ndr.). Nessun tumore di quel tipo, però, né tantomeno la sua asportazione, erano mai stati descritti nella letteratura medica della specie leone. Per questo i veterinari non sapevano se utilizzare la chirurgia tradizionale in una zona così delicata, anche perché avrebbe comportato un importante danno ai tessuti e il decorso post operatorio sarebbe stato lungo e stressante per l’animale. Da qui l’idea di ricorrere alla chirurgia laparoscopica, mini invasiva e teleassistita.

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Infatti, il robot Telelap ALF-X, avveniristica meraviglia progettata dall’azienda italiana Sofar Spa, lavora con un meccanismo simile a quello della laparoscopia classica, ma viene comandato a distanza da una consolle. Questo permette al dottore che la utilizza una visione interna dell’addome tridimensionale ad alta definizione. Inoltre, consente all’operatore di spostare la telecamera, e quindi l’inquadratura, con il semplice movimento degli occhi. Ma la cosa davvero eccezionale in questo caso è che questo intervento pionieristico effettuato su un leone potrebbe aprire le porte a una nuova era di chirurgia robotica anche per animali che devono essere sottoposti a operazioni rischiose o a specie che necessitino di un post operatorio il più possibile privo di stress.

Foto by Facebook

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