Cosa hanno in comune Matteo Salvini e i gatti? Poco direte voi. Eppure basta dare un’occhiata alla pagina Facebook del leader della Lega Nord per scoprire che in queste ore è stata letteralmente sommersa da immagini di micetti, tutti ugualmente adorabili. Ogni suo post, le sue foto e i suoi video, infatti, sono stati commentati non dai suoi seguaci, bensì da normali utenti del social di Mark Zuckerberg tramite immagini e fotomontaggi di mici. Molti dei quali, ovviamente, sono stati rimossi. Ma a nulla è servito il provocatorio stato di pochi minuti fa dello stesso politico che dice: “Pulizie di primavera! Per una Pagina più bella e sincera: che dite, comincio???“, i felini di tutte le razze e tutte le dimensioni sono ancora là.
C’è da dire, però, che questa “invasione” non è casuale, ma è frutto di un progetto preciso e organizzato da Progetto Kitten, una pagina che propone virtual flashmob per portare “Pucciosi gattini messaggeri di amore sulle bacheche di chi se la prende troppo sul serio“. Ed è così che da qualche giorno sul social aveva iniziato a circolare un evento intitolato proprio “Gattini su Salvini”, in cui si incitava a realizzare una “inondazione controllata di gattini virtuali sulla bacheca di Salvini“. La descrizione recita: “Dopo i toni accesi su tortura e fucilate, Salvini ha bisogno di essere puccettato! Chiunque vorrà partecipare potrà postare un puccioso gattino sulla bacheca di Salvini donando parole d’amore come: Felicità! Gioia! Abbracci! Miaoooooo!“. Le regole erano molto semplici: niente insulti, ma solo foto di felini accompagnate da frasi tenere e sostenute da like per aumentare la visibilità.
L’evento conta già più di 21mila partecipanti e nonostante fosse stato fissato per le 15 di oggi pomeriggio, i micetti hanno iniziato a invadere la bacheca di Salvini un po’ in anticipo. L’iniziativa, inoltre, avrebbe dovuto riguardare soltanto Facebook, ma si è poi diffusa anche su Twitter, dove l’hashtag #gattinisusalvini è entrato addirittura nelle tendenze italiane. Come è noto, i gatti sono molto utilizzati su Internet, ultimamente, però, sembra abbiano assunto anche una connotazione politica. Inoltre, il dubbio che dietro questo flashmob si nasconda una trovata pubblicitaria esiste. Detto ciò, chissà quale sarà il prossimo politico invaso dagli amati micetti.
Foto by Facebook
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