Marina Fiordaliso, nota semplicemente come Fiordaliso, ha alle spalle oltre trent’anni di carriera nella musica italiana, ma ha sempre voglia di cantare perché, afferma, ha ancora molto da dire. Ed è per questo che ha da poco pubblicato un nuovo singolo, La Lupa, nato dall’incontro con Roberta Faccani, che anticipa l’uscita dell’album. Nel video musicale, inoltre, divide la scena con uno splendido esemplare di Lupo Cecoslovacco. Perché forse quello che non tutti sanno di Fiordaliso è la sua passione per i 4 zampe, soprattutto i cani. Tanto che recentemente ha affermato che il suo sogno sarebbe quello di ritirarsi in Salento, terra che ama molto, insieme a moltissimi Chihuahua.
Fiordaliso si ricorda qual è stato il suo primo animale domestico?
Un cagnolino. Ho sempre amato i cani, sono i miei animali preferiti. Sono in grado di darti amore incondizionato. Ma quello sincero, fedele e in cambio non chiedono nulla, anzi solo di starti vicino. Cosa non da poco…
Si parla molto del rischio di “umanizzare” troppo gli animali. Secondo lei è reale?
Se consideriamo che questo implichi trattarli con lo stesso rispetto che si dà agli esseri umani, più che un rischio lo considero una fortuna. Loro non possono esprimersi nella nostra lingua come noi non possiamo nella loro, ma ci capiscono, sono intelligenti, spesso più dell’uomo, l’empatia va oltre le parole. Hanno sentimenti che vanno tenuti in considerazione.
Oggi divide la sua casa con qualche animale?
Sì con Giò, il mio piccolo Chihuahua che è un vero dittatore e ha un bel caratterino. Ma poi è tutto coccole. E io non so resistergli.
Sì, sì assolutamente! Giò non mi chiede mai di andare in discoteca, a cena al ristorante… A lui basta stare con me sul divano.
VALERIO SCANU E L’AMORE PER I SUOI CHIHUAHUA
Nel suo video musicale, La Lupa, compaiono diversi esemplari di Lupi Cecoslovacchi. E’ stato difficile lavorare con loro?
E’ stata una bellissima esperienza e loro sono stati dolcissimi, erano 4 sul set e li abbiamo tenuti poco per no farli stancare troppo, anche se sono animali abituati a lavorare e alle riprese cinematografiche. Infatti erano anche nel film Educazione Siberiana e nella fiction A un passo dal cielo, e devo ringraziare ancora Massimo Zerboni per avermeli “prestati”.