La volontaria Ambra Giordano: “Faccio le staffette per portare amore”

Se amate gli animali e avete un qualunque profilo social prima o dopo siete incappati nello scatto di un qualche volontario alla ricerca di una casa e di una famiglia per un cucciolo (o un cucciolone) sfortunato. Attenzione, però, non stiamo parlando di “figure mitologiche”, ma di persone normali che a un certo punto delle loro vite decidono di mettere a disposizione dei 4 zampe un po’ del loro tempo e, a volte, anche un po’ del loro denaro. Ma cosa fanno esattamente questi volontari e come trascorrono le loro giornate? Lo abbiamo chiesto ad Ambra Giordano, trentenne di Avellino, “intercettata” con trasportini e mici al seguito, su un treno direzione Torino.

Ambra, per prima cosa: cosa è andata a fare a Torino?
La “staffetta” a Lucy, Clio e Figaro tre mici in viaggio verso la loro nuova casa. Li ho accompagnati dalle loro famiglie. Ed è andata più che bene, anche se sono partita da casa la mattina e sono rientrata solo verso mezzanotte. Ma non speravo proprio di trovare qualcuno per Lucy che è una gattina dolcissima, ma paraplegica. Per fortuna invece le cose sono andate diversamente. Inoltre, ho trovato anche una casa per Clio e Figaro, due fratellini di appena 15 giorni che hanno ancora bisogno di essere allattati con il biberon. Al principio doveva essere adottato solo uno di loro, ma la ragazza che lo voleva non ce l’ha fatta a separarli e ha deciso di occuparsi di entrambi. Sono molto contenta…

C’è chi li chiama “viaggi della speranza”. Ne fa spesso?
Adesso più o meno uno al mese, lavoro permettendo. Bisogna sapersi organizzare. Ad esempio, qualche anno fa, per motivi personali venivo a Roma di frequente e mi è capitato spesso di accompagnare cani dai nuovi proprietari.

Ma chi paga per gli spostamenti?
Solitamente l’adottante, ma non sempre.

Lei fa parte di qualche associazione in particolare?
No, sono una volontaria sul territorio. Nella mia zona ce ne sono diversi perché al Sud il problema dell’abbandono e del randagismo è molto diffuso. A volte ci capita di trovare gattini nel secchio della spazzatura. Anzi è proprio così che è iniziata la mia “avventura”, se così si può chiamare, nel mondo delle adozioni. La prima gattina di cui mi sono occupata era così piccola che, purtroppo, non ce l’ha fatta a sopravvivere.

Capita spesso di trovare cuccioli abbandonati appena nati?
Molto di più di quanto si creda. Per i pochi che ce la fanno, quindi, noi cerchiamo di trovare case sicure e questo tramite il passaparola e i social. Ormai ho una rete fidata di volontari in quasi ogni città d’Italia. Insieme organizziamo i viaggi e le staffette e portiamo questi amori ovunque, con un po’ di buona volontà e qualche sacrificio. Anche se per evitare quelle che io chiamo vere e proprie stragi basterebbe sterilizzare gli animali.

lucy
Eppure c’è chi pensa che sterilizzare gli animali sia un atto contro natura.

Sinceramente ho visto morire troppi cuccioli con il cordone ombelicale ancora attaccato per pensare che sterilizzare sia male. Senza contare che per ogni gattino o cagnolino trovato nei rifiuti, c’è una mamma a casa a cui sono stati strappati i figli… Credo sia questo davvero contro natura.

Ci tolga una curiosità: le è mai capitato di arrivare a destinazione e scoprire che il proprietario non vuole più l’animale perché lo credeva diverso?
Diciamo che per evitarlo cerco sempre di essere molto chiara negli annunci e di fare fotografie più vicine possibile alla realtà. Ma se per qualunque motivo le adozioni non andassero a buon fine, gli animali resterebbero in affido al volontario della città in cui mi trovo. Funziona così anche per evitare inutili stress ai pelosi che viaggiano. Spostarli non è così semplice, per loro può essere faticoso, specie se molto piccoli.

micio
Meglio la staffetta in aereo, treno o autombile?
Il treno senza dubbio. Anche perché, quando sei fortunato, hai qualche ora da trascorrere in una nuova città. Per esempio a Torino sono anche riuscita a fare una passeggiata e a prendere un tè in un grazioso bar vicino alla stazione…

Foto by Facebook

Impostazioni privacy