Gatti e bon ton: l’educazione felina in 5 semplici mosse

Vivere con i gatti è meraviglioso, si sa. Perché, come abbiamo detto più volte, sono animali affascinanti, indipendenti e pulitissimi. Eppure anche i gatti vanno educati alla vita domestica. Ma cosa può voler dire insegnare le buone maniere ai piccoli “selvaggi” di casa? In primo luogo, significa non permettergli di compiere alcune azioni che per noi e il nostro modo di vivere sociale sarebbero intollerabili, come mangiare dai nostri piatti o sul tavolo, distruggere piante e divani, arrampicarsi sulle tende. Ecco, dunque le 5 regole che, secondo la nota Enciclopedia del Gatto (edita da Giunti Editore), dovrebbero essere sempre rispettate per essere sereni con i propri pelosetti.

La prima cosa da fare quando si ha un gatto in casa è quella di insegnargli a sporcare unicamente nella propria cassettina. Quasi tutti i mici lo imparano piuttosto presto, più per le esigenze innate di pulizia dell’ambiente in cui vive che per piacere a noi. Se ciò non avviene o non avviene più dopo che la capacità era stata acquisita, significa che c’è qualcosa che non va e ne vanno cercate le cause, anche con l’aiuto di un educatore. La seconda regola da tener presente è quella di non far dormire i gatti sul letto del proprietari. E qui, lo sappiamo già, molti di voi non saranno d’accordo. E, sebbene sia una decisione assolutamente personale, c’è da tener presente che alcuni studi avrebbero evidenziato ad esempio che a fronte di un rischio di allergie ridotto in chi vive con animali, dormirci insieme può al contrario aumentare la probabilità di sviluppare questo tipo di patologie. Inoltre, se si vive con altre persone, bisognerebbe tenere conto anche della loro opinione in merito.

Punto tre: mangiare in modo regolato. L’ingordigia solitamente non appartiene ai gatti. Tuttavia, è possibile che i gatti che vivono a stretto contatto con gli esseri umani sviluppino comportamenti alimentari anormali sia in un senso sia nell’altro. Se vi è possibile, stabilite degli orari in cui elargire i pasti ma, pur ricordando che il gatto difficilmente mangia tutto in una volta, fate comunque in modo che non alterni lunghi digiuni ad abbondanti scorpacciate. Quattro: far utilizzare al peloso esclusivamente il suo tiragraffi per affilarsi le unghie. L’operazione non è certamente facilissima, ma con un po’ di buona volontà la riuscita è assicurata. Cinque: il micio deve abituarsi a giocare solo con i suoi giocattoli. Questo, forse, è il punto del galateo più difficile da far osservare al cucciolone di casa. Per la sua natura curiosa, questo animale tende a considerare ludico qualunque oggetto in grado di attirare la sua attenzione che non si riveli minaccioso. Ma se ci si ricorda di farlo sfogare con i suoi giochi non avrà bisogno di inventarsi giochi con le cose che vogliamo lasci stare.

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