Nettuno è nato solo il 25 gennaio scorso, ma presto diventerà un vero e proprio carabiniere: infatti, è stato appena arruolato dall’Arma di Firenze. A darne notizia La Stampa di Novara, che racconta la storia di questo cucciolo di Bloodhound, nato all’allevamento “Il fiuto dei laghi” di Comignago, e che ora è diretto in Toscana per essere addestrato come il suo predecessore Giove (che proviene dallo stesso allevamento) e che ormai fa il carabiniere da quasi 20 anni. Perché i Bloodhound sono cani da caccia dal fiuto straordinario, per questo, vengono scelti per diventare “cani molecolari”.
Ma cosa significa esattamente? Un “cane molecolare” viene addestrato a selezionare e riconoscere un determinato odore (di solito sangue, da qui il nome composto dalla parola “blood” e da “hound”, cioè segugio). Questa razza è utilizzata soprattutto nella ricerca di persone scomparse: l’esemplare esplora l’area col suo conduttore e se sente la traccia si ferma e segnala il punto (di solito sedendosi o abbaiando). In quel caso vengono poi disposte le analisi sul luogo o sull’oggetto indicato. Nel nostro Paese, però, ci sono circa 15 Bloodhound impiegati tra le forze dell’ordine, ed è quindi importante che questo numero cresca. “In generale, l’addestramento dei cani molecolari – ha detto al quotidiano l’allevatore Roberto Fanchini – parte subito dai due mesi e dura circa 3 anni: si devono superare tre esami per ottenere la certificazione. L’operatività in genere è dai 2 anni e mezzo fino ai 7, eccezionalmente fino ai 9“. Naturalmente ora il cucciolo vorrebbe solo giocare, ma è proprio a questa età che l’istruttore-conduttore dovrà creare un particolare legame con il suo segugio, affinché l’unità cinofila formata da cane e uomo possa funzionare un giorno.
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Vista la discendenza comunque, sembra chiaro che Nettuno avrà successo. Sua madre, Hazel è un cane molecolare del Corpo volontari antincendio boschivo del Piemonte ed è diventata anche un personaggio tv grazie alla trasmissione Quarto grado di Rete 4. Sua padre, invece, è impiegato nel Soccorso alpino di Cuneo. Il nonno, Jocker, è un famoso cane molecolare svizzero che ha partecipato anche alle ricerche della piccola Yara Gambirasio. E anche altri 3 fratellini di Nettuno (ognuno del valore di circa 1200/1500 euro) diventeranno dei molecolari: Neve andrà alla polizia svizzera del Canton Vallese, Nikita all’associazione svizzera Redog, Naomi è già stata assegnata all’associazione nazionale carabinieri. Insomma, tutti cani al servizio dell’uomo e che spendono la loro vita per aiutarlo, anche in situazioni pericolose. Storie, queste, che dovrebbero far capire ancora di più come questi animali andrebbero rispettati e protetti, almeno quanto loro lo fanno con noi.
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