Uccide il suo cane per “amore” di Zayn Malik o cerca solo di attirare l’attenzione?

E’ successo solo qualche giorno fa: Zayn Malik, idolo delle adolescenti di tutto il mondo, annuncia di aver lasciato il gruppo degli One Direction. In pochi minuti il clamore è tale che tutti i social network si riempiono di appelli e di richieste assurde. Fin qui, direte voi, nulla di strano, roba da teenager, cosa c’entra dunque con gli animali? C’entra perché, purtroppo, una ragazzina in preda alla disperazione ha pensato bene di uccidere il suo cane in un modo a dir poco orribile (pare lo abbia decapitato) per poi mostrare l’immagine su Instagram, accompagnata dalla scritta “I killed my dog for you, Zayn! Come back before I kill more! #cut4zayn #1d #onedirection #oned #1direction” (ovvero “ho ucciso il mio cane per te Zayn! Torna prima che uccida ancora” con tanto di hashtag “l’ho tagliata per Zayn“).

Ovviamente, in molti si sono chiesti se fosse o meno una bufala e, fortunatamente, pare di sì. Con ogni probabilità lo scatto messo sul social dalla fan dei One Direction era sì reale, ma trovato in rete chissà dove (infatti, purtroppo, sono già diversi anni che quella terribile immagine di un cane decapitato gira tra i vari siti internet). In tal caso, dunque, il grande problema è che la ragazza (di cui Instagram ha immediatamente oscurato il profilo) non ha minimamente pensato a ciò che quel il suo gesto avrebbe potuto provocare: ovvero l’emulazione. Voleva godere di 10 minuti di popolarità e credeva che in quel modo il suo profilo sarebbe stato condiviso.

UOMO INDAGATO A ROVIGO PER AVER UCCISO IL SUO CANE

Ma, al di là del fatto (che di per sé è già piuttosto agghiacciante), questo dovrebbe essere lo spunto per una riflessione più ampia: possibile che ancora oggi gli animali vengano visti come cose da utilizzare quando (e come) sembra più comodo e non esseri viventi con sentimenti ed esigenze anche dalle nuove generazioni? E non crediate che questo avvenimento non riguardi da vicino anche il nostro Belpaese, perché, praticamente ogni giorno, arrivano notizie di bestiole, cani o gatti, uccisi dalla crudeltà umana, da “innocenti” giochi di adolescenti e, a volte, anche dalla semplice stupidità. Solo di qualche giorno fa la storia di Fiume, il cane trovato barbaramente impiccato a Montemiletto, in provincia di Avellino, e poi sepolto nel cimitero per animali di Baiano, al termine di una commovente cerimonia. Infine, oltre a chiedere giustizia per gli amici a 4 zampe e pene più severe per chi commette atti criminali nei loro confronti, riflettiamo anche su cosa possiamo fare noi nelle nostre case, affinché fatti come quelli raccontati diventino solo un eccezione e non la regola.

Foto by Facebook

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