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Almo Bibolotti: “I cani mi hanno dato tanto e adesso li ripago cucinando per loro”

La notorietà è arrivata grazie alla partecipazione alla terza edizione di MasterChef (di cui è stato anche finalista), ma la passione per i cani era già una realtà nella vita di Almo Bibolotti. Soprattutto da quando, nel 2002, nella sua vita è entrata quella che poi è diventata sua moglie, Giovanna, e, con lei, i loro primi 4 Pastori Tedeschi e 2 Jack Russell. Ora si divide tra un impegno all’estero come chef e le partecipazioni tv, come quella a Cronache animali. Ma appena può torna dalla sua famiglia e al suo albergo a 5 stelle per… cani “di lusso”.

Signor Bibolotti possiamo dire che i cani le sono sempre piaciuti?
Ovviamente sì, fin da ragazzino. Ma credo sia stata Giovanna a farmi capire realmente quanto fossero splendidi questi animali. Il nostro sogno è sempre stato quello di vivere in una bella villa circondati da tanti amici a 4 zampe. Anche perché, a dire il vero, nel nostro primo appartamento con 4 pastori tedeschi si stava un po’ stretti. Ma, a parte gli scherzi, l’idea di aprire una pensione di lusso per cani è nata quasi subito, anche se siamo riusciti a metter su il Biborani Dog’s Hotel soltanto nel 2006.

Ci racconti un po’ di questo Dog’s Hotel.
Si trova a Bari, in un’oasi di verde ancora incontaminata e si estende su una superficie di circa un ettaro. Qui i cani ospiti possono scegliere tra camere a tema complete di tutti i comfort. Il cibo è personalizzato in base alle loro esigenze e c’è anche una vasta area di sgambamento dove poter correre e giocare. Insomma tutto quello che un cucciolone può desiderare.

Cosa intende per “cani ospiti”? Ci sono anche altri cani?
Eh sì, ci sono i nostri: ho perso un po’ il conto, ma mi sembra che siamo arrivati ad averne circa 50. Perché vede, nell’area in cui sorge il Dog’s Hotel, sorge anche la nostra casa. In realtà l’albergo serve a pagare le spese di gestione per il nostro piccolo “rifugio”, accogliamo molti cani abbandonati della zona, alcuni ce li portano, altri li abbiamo salvati dalla strada. Come Q8 trovato sulla statale nei pressi di un benzinaio o Donald che stava nel parcheggio di un McDonald. Insomma, nel nostro piccolo cerchiamo di aiutare gli animali più sfortunati.

Però ci sono anche molti Jack Russell?
Sì, sono la passione di Giovanna e così abbiamo pensato di metter su una specie di allevamento amatoriale. Ma anche in questo caso direi che siamo piuttosto atipici, ora ne abbiamo 25… Alla fine invece di darli via li teniamo quasi tutti noi!

Di recente, invece, sembra essere riuscito a coniugare la sua passione per la cucina e quella per i cani nel libro di ricette Morso e Mangiato, giusto?
Diciamo di sì. Ma anche in questo caso l’idea viene dalla mia esperienza, perché avendo a che fare tutti i giorni con tanti cani mi è capitato spesso di dover affrontare casi di intolleranze o allergie. Allora ho iniziato a ideare qualche ricetta che potesse sostituire la solita alimentazione e, affinché fosse nutrizionalmente valida, mi sono consultato con un esperto del settore.

Ecco perché ci sono molte preparazioni vegetariane e vegane.
Volevo fare qualcosa di buono e di etico per questi esseri che hanno rappresentato un punto di svolta così fondamentale nella mia vita. Anche perché, e questo non smetterò di ripeterlo, le mie sono ricette gourmet, adatte ad occasioni speciali. Non devono essere prese ad esempio come alimentazione sostitutiva. Parte del ricavato di questo libro, poi, sarà donato ad associazioni e rifugi che versano in situazioni poco favorevoli. Mi sono anche impegnato con Fabio e Mingo di Striscia la notizia a rendere noti i proventi del libro e i soldi che verranno donati a un anno dalla pubblicazione. Voglio che sia tutto il più trasparente possibile.

A proposito di occasioni speciali, in vista della Pasqua, può consigliarci una ricetta per i nostri cuccioli?
Sono uno chef, ma anche io sono contro la mattanza degli agnelli di questo periodo. Per questo vi suggerisco di provare il tortino vegano a base di quinoa (ne basta una tazza che deve bollire per circa 10 minuti) amalgamato a 200 grammi di ricotta vegana e un cucchiaio di olio di semi. E’ semplicissimo da preparare e gli ingredienti potete tranquillamente trovarli nei negozio bio a voi più vicini. Sono sicuro che i vostri cani e, soprattutto gli agnellini, ringrazieranno!

Foto by Facebook

Redazione

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