A primavera è tempo d’amore, anche quando si parla dei nostri amici gatti. Così, se avete deciso che questo è l’anno giusto per far accoppiare il vostro pelosetto domestico perché ha raggiunto la giusta maturità sessuale (che può variare da una razza all’altra razza), ma non sapete come fare, ecco qualche consiglio giusto per voi. La prima regola, neanche a dirlo, è quella di portare il micio a fare un bel controllo dal vostro veterinario di fiducia e pretendere poi che venga fatta anche al futuro “marito” della vostra gattina (o, nel caso foste voi a possedere l’esemplare maschio, alla futura “moglie”).
Come dicevamo, la maturità sessuale di un gatto cambia in base al tipo di razza e, anche, alla stagione. Spesso si manifesta attorno ai 6 mesi, ma ci sono gatti a pelo lungo che devono aver compiuto i 2 anni prima di poter realmente mettere al mondo dei cuccioli. Diciamo che, prima dei 18 mesi, sarebbe meglio soprassedere (salvo diverse indicazioni del medico). In una femmina il periodo dell’estro, ovvero il calore vero e proprio, può durare dai 7 ai 15 giorni. Entra poi in una fase di quiescenza (da una a quattro settimane), per tornare ancora ad avere un ulteriore periodo di estro, a meno che prima non ci sia stata la fecondazione. Capire se la vostra micia è nel momento più adatto è piuttosto semplice: quando questo succede smette completamente di mangiare e si rotola continuamente per terra. Il maschio, invece, non entra in calore come la femmina, ma potrebbe dimostrare la sua voglia di accoppiarsi urinando fuori dalla cassettina o miagolando fortissimo.
I GATTI CAPISCONO IL LINGUAGGIO DEI SEGNI
Di per sé, l’atto sessuale tra felini è molto breve: lei si lamenta miagolando per tutto il tempo e, al termine, scaccia via il maschio in modo violento. La particolarità nell’accoppiamento tra gatti sta nel fatto che per liberare le uova presenti nelle ovaie la femmina cercherà di accoppiarsi più volte nel corso della giornata (quindi, per aver più probabilità di successo, lasciatela in compagnia del maschio abbastanza a lungo). Se il vostro gatto è di razza, inoltre, per cercare il partner più adatto potreste rivolgervi a un allevatore ma, se si tratta di un privato, non scordate di chiedere il pedigree. Cercate poi di creare con cura il luogo dove avverrà l’accoppiamento che deve essere appartato e luminoso. Infine, per capire se “l’incontro d’amore” ha dato i suoi frutti basterà attendere qualche giorno: se la micia torna a non mangiare o a rotolarsi per terra vuol dire che non è incinta e che dovrete riprovarci. In caso contrario, invece, preparatevi: tra circa 60 giorni avrete la casa invasa da piccole palle di pelo in cerca d’amore.