Pecore Texel: rubati 8 esemplari. Il “bottino” è di circa un milione e mezzo di euro

Al mondo c’è chi conta le pecore e chi, invece, le ruba. Ma attenzione, non stiamo parlando di ladri qualsiasi, piuttosto di un’associazione a delinquere a tutti gli effetti che, in Inghilterra, ha messo a segno il colpo del secolo appropriandosi di ben 8 morbide e bianche pecorelle. Bene, direte voi: e allora? Ecco tale abigeato, ovvero il furto di bestiame, è valso ai malviventi una cifra da capogiro: ciascun esemplare, infatti, valeva all’incirca 150 mila sterline, cioè quasi 200mila euro. Gli animali sono stati portati via in pieno giorno da una nota fattoria che alleva Texel e ora, pecore e criminali, sono ricercati in tutto il paese.

Ma cosa hanno di speciale queste bestiole per costare più o meno come un appartamento o, se vogliamo, una Ferrari? Le Texel sono state selezionate agli inizi del XX secolo grazie all’apporto di sangue Lincoln e di Leicester. Scopo del miglioramento era quello di ottenere una pecora con rapido accrescimento e carne dal basso contenuto di grasso. Allevata nel Regno Unito, in Australia, in America e in Nuova Zelanda, non ha corna, è ricoperta da una lana con filamenti medi e priva di fibre nere e ha gli zoccoli neri.

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Insomma, le Texel rappresentano in un certo senso il top in fatto di ovini e oggi vengono allevate soprattutto per la loro carne perché eccellono sia dal punto di vista quantitativo, sia dal punto di vista della qualità. Lo scorso anno, ad esempio, un esemplare di Texel è stato venduto da un allevatore in Scozia per 152mila sterline, mentre, tempo addietro, esattamente nel 2009, il capo venduto a più caro prezzo è stato pagato, sempre in Scozia, ben 232mila sterline: ovvero più o meno 400mila euro. Ecco perché, dopo il recente furto, questi animali sono ricercati in tutto il Regno e si spera anche di trovarli vivi.

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