I gatti preferiscono YouTube. O, meglio, a preferirli sono gli internauti: perché a quanto pare gli amati felini sono tra i più visti sulle piattaforme di condivisione video, mentre i post che li vedono protagonisti sono i più commentati e con il maggior numero di Like dei vari social netowrk. Un fatto che ha iniziato a incuriosire anche gli esperti di settore. Lo stesso scienziato britannico Tim Berners-Lee, “papà” del web e di alcuni dei protocolli di comunicazione tutt’oggi utilizzati, ha recentemente affermato che mai avrebbe immaginato che sul web ci sarebbero stati così tanti gatti.
A confermarlo anche i numeri di recenti ricerche di mercato e statistiche. Stando a un’indagine condotta nel Regno Unito nel 2014, ad esempio, pare che gli inglesi condividano molte più foto di gatti rispetto ai selfie: 3,8 milioni contro 1,4. Non solo, scorrendo tra i dati dello studio si scopre che il 40% dei contenuti è creato con lo smartphone, mentre più di 350mila proprietari di gatti ammettono di aver creato un account social (Facebook, Instagram o Twitter) per i propri amici pelosi. Secondo alcuni biologi e sociologi statunitensi, l’epidemia felina che ha colpito il web ha radici ben più profonde e datate di quanto ci si potrebbe attendere. Già nel IX secolo d.C. un monaco irlandese dedica al proprio gatto (Pangur Ban) un intero poema: sin dal tardo Medioevo, insomma, i felini domestici ricevono un’attenzione superiore a qualunque previsione.
I GATTI AMANO LA MUSICA: SOPRATTUTTO QUELLA COMPOSTA PER LORO
Tornando ai giorni nostri, dunque, per capire la portata del fenomeno, basta dare un’occhiata ai numeri proprio su YouTube: il video di Nyan Cat, conta circa 120 milioni di visualizzazioni e un milione di Like. Poi c’è quello che ha regalato fama e successo a Grumpy cat: 18 milioni di visualizzazioni, 100mila Like e oltre 200mila iscritti al canale ufficiale del gatto più scontroso del web. Insomma, un successo su tutti i fronti. Il perché, per alcuni studiosi britannici e statunitensi è da ricercare nella biologia. I gatti, infatti, hanno espressioni e tratti del muso che ricordano da vicino quelle dei neonati: gli occhi grandi e molto espressivi, in particolare, sembrano ricordare quelli dei bambini e permetterebbero ai gatti di solleticare l’istinto materno e protettivo delle persone. Non saranno quindi i “migliori amici dell’uomo”, ma sono di certo i preferiti in rete: una soddisfazione 2.0!
Foto by Facebook
Il movimento del nastro giallo: mettere sul collare del cane questo colore trasmette un messaggio…
Bonus animali domestici: una novità importante iniziata nel 2024 che consente di risparmiare qualcosina per…
Gli squali vanno via e cambiano "casa" le conseguenze del cambiamento climatico sulle barriere coralline…
Da cosa sono attratte le zanzare e perché pungono proprio noi? No, non è la…
Le Isole Fær Øer sono diventate un campo di battaglia per i cetacei: inutili le…
Animali contano e parlano: la storia di Hans il cavallo matematico e il nuovo studio…