Questa storia è iniziata qualche mese fa in Ecuador, ma è terminata solamente ieri, sabato 21 marzo, in Svezia: il cane meticcio Arthur è finalmente a casa con la sua nuova famiglia e con il suo salvatore, Mikael Lindnord. A darne notizia proprio Mikael dal suo profilo Instagram. Ma, se vi state chiedendo chi siano Arthur e Mikael Lindnord, dobbiamo necessariamente fare un piccolo salto indietro nel tempo.
E’novembre del 2014 quando una squadra di atleti svedesi della Adventure Racing World Championship si sta risposando prima di affrontare la pericolosa traversata di venti miglia nella foresta amazzonica dell’Ecuador. Appena aperta una scatoletta di cibo, un membro del team, Mikael Lindnord nota in un angolo un cane randagio piuttosto malmesso e gli lancia qualcosa da mangiare. Basta quel gesto al cucciolo per decidere di seguire Mikael e il resto del gruppo. Inizia così a camminare sulle rocce, a impantanarsi nel fango, a guadare il fiume. Gli danno anche un nome.
Lungo la strada, però, ci sono anche momenti drammatici, come quando in occasione di un segmento del campionato che prevede 36 miglia in kayak lungo la costa, gli organizzatori avvertono gli atleti di non poter portare Arthur con loro. Una volta partiti, però, il cane si getta in acqua al loro inseguimento. A quel punto a Lindnord non resta che prendere bordo il cane, accompagnato da un fragoroso applauso degli spettatori presenti per vedere lo svolgimento della gara. Da allora i due non si sono più lasciati, tanto che, quando la squadra ha conquistato il sesto posto della classifica mondiale, Arthur ha tagliato il traguardo con loro. E la loro avventura ha fatto il giro del mondo.
I BACI DEI CANI FANNO STARE BENE
Dopo la gara, gli atleti hanno portato il cane dal veterinario a Quito, dove viene curato. Ma Mikael vuole di più per Arthur. Vuole portarlo a vivere in Svezia con lui e la sua famiglia e afferma: “Sono venuto in Ecuador a vincere il Campionato del Mondo. Invece, ho trovato un nuovo amore“. In un primo tempo la cosa non sembra affatto semplice, ma dopo qualche tentativo lo sportivo ottiene il permesso di trasferire la bestiola a Stoccolma. Unico problema: la quarantena obbligatoria di ben 4 mesi. Bene, proprio ieri sabato 21 marzo la quarantena è finalmente finita e a renderlo noto è lo stesso Lindnord con una foto sul social Instagram in cui sua figlia accarezza il cagnolone sdraiato sul tappeto di casa. E a noi non resta così che augurare loro una buona e lunga vita insieme.
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