Ci sono cani che temono un semplice temporale come se stesse arrivando la fine del mondo: cercano un luogo sicuro in cui nascondersi, guaiscono, sbavano, insomma vanno letteralmente in paranoia. Solitamente capita di trovarli accucciati sotto il letto (ma anche sopra in cerca della vostra protezione), per altri invece il rumore di un tuono potrebbe essere la molla che li fa addirittura cercare di fuggire. E, tutto questo, anche se non hanno mai trascorso una sola notte fuori, esposti alle intemperie, in vita loro. Ma come mai accade ciò e, soprattutto, si può fare qualcosa per aiutarli?
In primo luogo, va detto che un temporale con tuoni e lampi genera comunque rumori improvvisi che l’animale non si aspetta e che, come tale, difficilmente viene apprezzato. Vi sono cani, poi, che iniziano ad agitarsi anche di fronte al vento, alle tende che si muovono o alla pioggia: li vivono come un pericolo incombente, che non sanno da dove arriva e che quindi non può essere gestito. In questo caso, devono essere i proprietari ad andare incontro ai loro amici a quattro zampe.
Molti di loro, però, non sanno come comportarsi e preoccupati dal comportamento del cane, nel tentativo di rassicurarlo, non fanno altro che aumentarne l’ansia, in quanto focalizzano la sua attenzione sul problema. Se, invece, riuscite a essere sereni o, comunque, a trasmettere al cucciolone calma e tranquillità in modo che recepisca che per voi quei rumori non sono un problema, potete riuscire a ridurgli lo stato di stress.
Le possibili soluzioni, che ovviamente variano da cane a cane, sono: distrarlo con qualche giochino o un cibo particolarmente gustoso. Se risponde allo stimolo, lo stato di stress non è ai massimi livelli. Se, invece, il piccolo è completamente concentrato sul rumore al punto da non prendere in considerazione nemmeno l’invito al cibo, significa che il suo stato di ansia è altissimo. In questi casi c’è chi consiglia di abituare il cane al rumore molesto, registrandolo e facendoglielo sentire tutti giorni a volume basso, per poi alzarlo pian piano. Se il metodo non funziona, comunque, non disperate: un educatore comportamentalista può di certo aiutarvi a trovare il rimedio più adatto al vostro cane.
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