Australia: arriva l’app che porta a casa i gatti da coccolare… ma solo per 15 minuti!

Abbiamo già parlato della singolare iniziativa di un’azienda giapponese che ha “assunto” ben 9 gatti per aumentare i livelli di benessere dei dipendenti, diminuire lo stress e incrementare la produttività. Bene, la loro idea sembra aver valicato i confini nazionali per arrivare dritta, dritta fino in… Australia!

Il gruppo Uber, già autore di una discussa “app” per il servizio taxi di lusso, ha infatti annunciato di essere prossimo al lancio di una nuovissima applicazione che consentirà di ordinare un “gattino espresso”. Spieghiamo meglio: vi sentite tristi e depressi e avete voglia di coccolare un micetto per qualche minuto, giusto il tempo di far tornare il buonumore? Ecco, basta cliccare sull’apposito tasto dello smartphone e Uber vi porterà a casa, o in ufficio, la bestiola da accarezzare per una quindicina di minuti, finiti i quali potrete tranquillamente restituirlo al mittente.

Un’idea particolare e innovativa, certo, destinata anche a far discutere molto e, probabilmente, anche a far indignare i più attenti animalisti. D’altro canto, l’azienda garantisce che il fine è nobile. I gatti “consegnati” a domicilio provengono infatti dai rifugi del paese e, inoltre, i proventi torneranno a rimpolpare le casse delle associazioni che si occupano di felini in difficoltà.

Il costo del servizio “fusa a domicilio”, invece, sarà di circa 40 dollari australiani a chiamata, quasi 28 euro. Tutto quello che bisogna fare è scaricare l’app appunto, scegliere il gattino che più vi si addice e poi aspettare. Al momento è disponibile sul web un video di lancio dell’iniziativa accompagnata dell’eloquente slogan “press bottom, say awwwwwww” (ovvero: “schiaccia il tasto e dì awwwwwww”).

Se poi dovesse scoccare il colpo di fulmine e voleste tenere il micio ventiquattro ore su ventiquattro, meglio ancora, perché tutti i gatti del servizio sono adottabili. Anzi gli ideatori della Uber sperano proprio di poter trovare loro una casa. Lo stesso esperimento negli Stati Uniti aveva infatti portato all’adozione di sei gattini, stando a quando racconta il Mirror. Certo, non moltissimi, ma meglio di niente.

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