Tessa Gelisio afferma: “Gli animali non sono cose, quindi #giulezampe!”

L’amore di Tessa Gelisio per gli animali e la natura ha radici lontane. “Ho avuto la fortuna di crescere in una famiglia che era molto sensibile alle tematiche ambientaliste – la detto la giornalista e conduttrice tv nata ad Alghero – e poi, come molti bambini, avevo una propensione naturale verso gli animali. Anche in questo devo ringraziare i miei genitori: negli anni mi hanno permesso di tenere in casa un piccolo zoo. Avevamo cani, gatti, porcellini d’India, tartarughe d’acqua e di terra, papere… praticamente il sogno di ogni ragazzino“. Ma questa passione ha portato la padrona di casa di trasmissioni televisive di successo a creare una Onlus che si occupa di ambiente a 360 gradi, forPlanet.

Tessa, cosa fa esattamente l’associazione di cui è presidente?
Abbiamo deciso di specializzarci nella tutela e nella conservazione delle foreste tropicali e operiamo a stretto contatto con le diverse associazioni internazionali. Noi siamo una realtà piuttosto piccola, ma in questi anni siamo riusciti a portare avanti diversi progetti in Argentina, in Bolivia.

In che modo?
Quello che facciamo principalmente è tentare di acquistare zone di foresta, in modo da evitare che vengano edificate. A volte, inoltre, sosteniamo progetti locali, come nel caso di quello per la difesa della lontra gigante brasiliana, a rischio d’estinzione che è tra i nostri impegni del momento.

Però vi occupate anche di turismo sostenibile giusto?
In un certo senso, quello che vorremmo che si capisse, è che per fare turismo sostenibile non si deve essere esperti di sopravvivenza o dei “moderni Rambo”. Questo tipo di viaggi è alla portata di tutti, anzi secondo me è l’unico vero modo di viaggiare e di conoscere i paesi stranieri.

Progetti esteri a parte, lei in questi giorni è stata la promotrice di una campagna tutta italiana sul sito change.org in difesa degli animali domestici, come mai?
Diversi mesi fa ho scoperto con sgomento, come credo sia accaduto ad altri milioni di italiani, che gli animali da compagnia secondo la nostra legislazione vengono considerati beni e come tali, possono essere oggetto di pignoramento. Vi dirò di più: la fede nuziale, che viene ritenuta un bene affettivo, non può essere pignorata, mentre cani e gatti, invece, possono essere battuti all’asta. Una cosa inammissibile in qualsiasi paese civile.

Quindi è così che è nato l’appello social #giulezampe?
Diciamo che l’idea mi è venuta dopo diverse discussioni con le persone che mi seguono sui social network, ma la cosa che mi ha fatto decidere di agire è stata una mail di una mia follower che mi chiedeva aiuto proprio perché le era stato pignorato il cane. Ma come si può fare una cosa del genere? Come si può attribuire un valore monetario a un componente della propria famiglia? Io non riesco nemmeno a pensarci. La mia gatta Eva fa parte della mia vita, io mi considero la sua “mamma” umana. E come me la pensano milioni di italiani.

Cosa chiedete esattamente al governo italiano?
Nulla di trascendentale direi. Solo di riconsiderare il valore degli animali domestici nel contesto del codice civile e penale con specifiche leggi che li distinguano chiaramente dalle proprietà sequestrabili. Gli animali non sono cose, ma esseri sensibili con sentimenti, e chi ha la fortuna di vivere accanto a loro lo sa bene!

Foto by Twitter

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