Vi ricordate di Bart? Il gatto creduto morto e quindi seppellito, ma poi tornato a casa dopo ben cinque giorni? Ecco, la sua terribile odissea sembra non essere ancora finita. Come vi avevamo raccontato qualche giorno fa, il suo proprietario Ellis Hutson lo aveva lasciato alle cure dell’Humane Society di Tampa, in Florida, per essere rimesso in sesto, poiché il piccolo era uscito dalla sua “tomba” piuttosto malconcio. Lì, i medici avevano rassicurato Hutson sulle condizioni di salute generali di Bart, annunciandogli però che l’occhio sinistro del micio non sarebbe riuscito a recuperare.
Poco male, aveva pensato Ellis, in fondo era vivo. Ora, però, arriva una nuova notizia: il micione, infatti, non tornerà dal suo proprietario. Le costose medicazioni a cui l’animale è stato sottoposto, infatti, non sono state sostenute da Hutson, ma dal Save-A-Pet Medical Fund, un fondo utilizzato proprio per aiutare a salvare i pet i cui proprietari sono in difficoltà economiche.
E pare che l’associazione, che inizialmente avrebbe voluto restituire il gatto all’uomo, ora abbia deciso di darlo in adozione. A spiegare le motivazioni di tale scelta è stata Sherry Silk, direttore responsabile del Save-A-Pet Medical Fund, rimasta perplessa dalla storia raccontata da Hutson che, secondo lei, non corrispondeva al vero. Diversi indizi legati alle ferite riscontrate sul felino, infatti, hanno spinto i volontari a non volergli restituire il gatto.
Da parte sua Ellis Hutson, sembra determinato a voler riavere il suo Bart:”Se dobbiamo andare in tribunale, andremo in tribunale – ha detto all’Abc News – Non ho fatto nulla di sbagliato e non credo sia giusto togliermi il mio gatto“. Eppure la Silk, da parte sua, non crede che l’ambiente dove vive il 52enne di Tampa possa essere l’ideale per le condizioni di salute del micione redivivo e si è detta in grado di lottare per il bene della bestiola, anche se ciò vorrebbe dire dover affrontare un contenzioso legale.
Foto by Facebook