Quei 12 gatti neri che vivono sui tetti della Galleria Vittorio Emanuele di Milano

Sono 12 gatti neri. Tutti completamente identici. E non è insolito vederli passeggiare allegramente sui tetti della Galleria Vittorio Emanuele di Milano. Ma attenzione, non si lasciano avvicinare facilmente, troppo selvatici e indipendenti, anche se, i più temerari e curiosi, ogni tanto si avventurano attraverso i magazzini o nei negozi ospitati dalla Galleria.

Ma come ci sono finiti lassù? La loro storia l’ha raccontata in questi giorni la tutor della colonia felina, Monica Torlasco, al Corriere della sera. C’era una volta un’anziana signora che abitava in uno dei sottotetti della sopracitata Galleria. La vecchina era nota ai più perché solita nutrire i tanti colombi e anche per la sua coppia di gatti neri, che girovagava libera sui tetti. Ma un giorno la donna, troppo in là con l’età per continuare a vivere sola, dovette lasciare la sua casa. I suoi amati micetti, però, rimasero. E, per di più, non sterilizzati. Da allora sono trascorsi circa 15 anni e oggi, su quei tetti, vive una vera e propria colonia felina composta da una dozzina di membri.

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A nutrirli, ogni giorno, ora ci sono la signora Torlasco e le sue colleghe che, assicurano, non riescono a distinguerli. Da qualche mese, però, quel luogo si è popolato anche di alcuni operai. Il Seven Stars Hotel, infatti, si sta ampliando e nei sottotetti che s’affacciano su piazza del Duomo sarà realizzato un ristorante. Per fortuna, dopo un primo momento di preoccupazione, è stato proprio l’imprenditore Alessandro Rosso, artefice del restyling, a spezzare una lancia in favore degli animali e a rassicurare le volontarie: “Un tetto senza gatti è anonimo – ha dichiarato sempre al Corriere della sera – La colonia deve rimanere qui, mi opporrei se qualcuno avesse un’idea diversa. Anzi, intendo contribuire al loro mantenimento. Lasceremo loro sia lo spazio sia la tranquillità, studieremo le soluzioni ambientali che consentano ai mici di continuare a trovarsi bene“.

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