Categories: Curiosità

Perché i cani ci leccano?

Sono baci, effusioni, è un modo di comunicare o un semplice riflesso? Insomma perché il cane ci lecca? Come prima cosa, va detto, che la spiegazione più scontata, ovvero perché “ci vuole bene”, non è molto lontana dalla realtà. Questi animali, infatti, ricevono le prime “leccatine” immediatamente dopo la nascita, quando la mamma mette in atto questo comportamento per ripulirli e stimolare la loro respirazione. Nei giorni successivi la madre continuerà a leccare i cuccioli per tenerli ancora puliti e al caldo.

Sta di fatto, quindi, almeno per i cuccioli, che l’atto di leccare equivale a un insieme di affetto, attenzioni, sicurezza, pulizia, un miscuglio di sensazioni piacevoli che loro riprodurranno anche da adulti, quando vorranno compiacere qualcuno. Ma quali sono i possibili significati del leccarci quando, ad esempio, rientriamo in casa dopo un periodo di assenza? Sostanzialmente, la traduzione dal linguaggio canino potrebbe essere: “Finalmente sei tornato! Sono qui, guardami, coccolami e soprattutto dammi da mangiare“.

Diverso, invece, quando il cane lecca un animale più piccolo di lui, un cucciolo o un bambino umano. In questo caso siamo di fronte a un gesto di tipo materno (anche se il pet in questione è un maschio). Con i neonati, infatti, l’animale tenta leccandoli di eliminare odori troppo intensi, un po’ perché pensa di aiutarci a tener lontani i “nemici” (sempre in agguato per la bestiola, anche se vive al quinto piano di un condominio), e un po’ perché possono dar fastidio anche a lui.

Ci sono poi cani che sono soliti leccarsi da soli per molto tempo. Poiché per loro è un atto di gratificazione, probabilmente lo fanno perché si annoiano oppure perché hanno bisogno di essere consolati. Attenzione, però, perché ciò può trasformarsi in un atto ossessivo compulsivo che può portare, in casi estremi, addirittura all’automutilazione. Se l’animale si lecca spesso le zampe, dunque, dopo aver accertato che non ci sia qualche problema fisico, correte ai ripari impedendogli di reiterare il comportamento, ma soprattutto andandone a cercare le cause. Magari potrebbe bastare anche solo una passeggiata più lunga del solito, oppure qualche giochino in più.

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Redazione

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