E’ un American Staffordshire, molto simile a Excalibur. Stavolta, però, è una femmina e l’hanno chiamata Alma, ovvero “anima”. Un nome tutt’altro che banale, perché il cane in questione è il nuovo cucciolo, anzi cucciola, di Teresa Romero, l’infermiera spagnola guarita dall’Ebola, che, come si legge sui principali quotidiani iberici, in questi giorni ha deciso di adottare un altro amico a quattro zampe proveniente da un canile.
La storia di Teresa e del suo cane Excalibur è tristemente nota ai più. Quattro mesi fa, infatti, la professionista fu contagiata dal terribile virus Ebola mentre curava un paziente in ospedale. E, a pagarne le estreme conseguenze, fu proprio il suo cagnolone di 9 anni, nonostante il marito della Romero, Javier Limon, avesse tentato via web di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla vicenda, immediatamente presa a cuore dal mondo animalista. Ma a nulla sono valse le proteste tanto che il cane, ritenuto possibile portatore del virus, venne soppresso senza il consenso dei suoi proprietari e senza prendersi un periodo per monitorarne l’effettivo contagio.
L’infermiera venne a saperlo dal marito solo una volta guarita. Per lei quello era il figlio che non aveva mai avuto diceva il consorte che, recentemente, era tornato a far parlare di sé grazie a una lettera dedicata al cane ucciso e pubblicata sempre sul web: “Excalibur, ovunque tu sia, voglio che tu sappia che sarai sempre nel nostro cuore. Ti hanno finito, gente cattiva e senza sentimento. Abbiamo fatto tutto il possibile e ancora di più per salvarti, pero alla fine non è stato possibile. Mentre ti scrivo questa lettera, non riesco a smettere di piangere, ma sono molto orgoglioso di te perché sei stato un esempio per tutto il mondo e non sarai dimenticato tanto facilmente“. Ma la vita, fortunatamente, va avanti e così la coppia ha deciso di dare un esempio andando in un canile per adottare un altro pelosetto, sperando di essere un esempio loro stessi, così come lo sono stati gli altri.
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