Legata con quella dei cugini inglesi, l’epopea dei bulldog, o meglio bouledogue, francesi inizia nell’Inghilterra dell’Ottocento. Abolita la lotta tra i cani britannici e i tori, solo i veri appassionati continuarono a riprodurre campioni di alta genealogia. Altri, invece, iniziarono a incrociare i bulldog con altre tipologie di cagnolini, come il carlino o il terrier di Manchester, cercando di selezionare soggetti più piccoli e, ovviamente, meno cari. Fu così che, un po’ per fortuna e un po’ per caso, in soli 13 anni si arrivò ad avere esemplari chiamati “toy bulldog”, che sempre più avvicinavano a quelli che oggi conosciamo come bouledogue francesi.
Ma la fama di questi nuovi soggetti durò poco e, ritenuti solo “esperimenti mal riusciti”, furono venduti per pochi soldi come semplici cani da casa. Amici fidati dei ceti più bassi, questi esemplari passarono la Manica con i numerosi operai che, sull’onda dell’industrializzazione, cercavano in Francia posti di lavoro. E fu così che la “patria adottiva” gli offrì il meritato riscatto facendoli diventare i degni compagni dei salotti parigini.
Aspetto: i bouledogue francesi possono raggiungere un peso compreso fra gli 8 ed i 14 chilogrammi. Le caratteristiche morfologiche che maggiormente li contraddistinguono sono la struttura compatta, solida e brevilinea, la testa brachicefala con faccia corta e camusa, il naso schiacciato e le tipiche orecchie dette “a pipistrello”. Il mantello può essere fulvo, tigrato, bianco con pezzature nere e bianco con pezzature fulve.
Temperamento: dal punto di vista caratteriale sono molto legati ai propri padroni che difendono con tenacia, dimostrando un’attitudine alla guardia e alla difesa personale. Hanno un carattere buono e dolce, anche con chi non conoscono e con i bambini. Inoltre sono facili da educare.
Prezzo: dai 650/700 euro in su a seconda della genealogia.
Curiosità: essendo molto docili, questi cani possono essere ben gestiti anche da quanti, con un po’ di timore, si apprestano, per la prima volta, a condividere con un “amico peloso” il lungo sentiero della vita.
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