I viaggiatori in partenza nella piccola stazione ferroviaria di Ayr, in Scozia, all’inizio non hanno fatto particolarmente caso alla sua presenza. Kai, un meticcio Shar Pei di circa tre anni, era legato ad una ringhiera, accanto a una valigia: tranquillo, sembrava stesse aspettando il padrone, magari assentatosi per un’incombenza dell’ultimo minuto. Ma le ore passavano e il cane dal muso triste era ancora immobile al suo posto, così qualcuno si è insospettito ed ha avvertito il personale. Quando invece gli addetti della stazione si sono avvicinati, gli hanno fatto una carezza e hanno aperto la valigia. Kai li ha guardati ed ha lasciato fare: il bagaglio era pieno di tutte le sue cose. Una ciotola, un giocattolo, del cibo, un cuscino. La vita del tenero Kai era tutta in quella valigia.
Gli ispettori della Scottish Spca, un ente che si occupa della protezione degli animali, hanno subito scoperto, dal microchip, il suo nome e il recapito dei precedenti proprietari, che però avevano venduto l’animale ad uno sconosciuto, nel corso del 2013. La foto del cucciolone buono ha fatto rapidamente il giro del Regno Unito, e la sua espressione triste ha commosso davvero tutti. Sono centinaia le richieste di adozione che l’ente benefico a cui è stato temporaneamente affidato Kai ricevono quotidianamente. Lo Spca sta già vagliando le candidature ricevute, per trovare una nuova casa e una nuova famiglia a cui Kai possa donare tutto l’affetto di cui è capace.
Nel frattempo però, i responsabili dell’ente stanno cercando di risalire all’identità del proprietario che ha abbandonato Kai alla stazione, atto che secondo una norma del 2006 si configura come un reato contro il benessere la salute degli animali, e in quanto tale può essere punito con l’interdizione a vita a possedere animali domestici.
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