La petizione promossa su chance.org è servita a qualcosa, di sicuro a rendere il problema più pressante. A Milano è stato fatto un grande passo avanti: il sindaco Pisapia ha firmato un’ordinanza per mettere al bando in tutta la città e per tutto il periodo natalizio fino alla mezzanotte dell’uno gennaio 2015 “fuochi artificiali, petardi, botti, razzi” e altri strumenti “pirotecnici“. L’obiettivo è proprio quello di “tutelare il benessere e la salute delle persone e degli animali” e chi infrange la regola paga una multa compresa fra i 25 e i 500 euro. Stessa cosa accade anche a Pistoia, Imperia, Diano Marina, Bologna, Andria, Barletta e in altri comuni italiani. Ma siamo ancora lontani da un divieto che copra l’intero Stivale. E dunque il pericolo, per i cani e i gatti, resta eccome.
Ricordiamo che quegli scoppi improvvisi non soltanto li terrorizzano, ma in molti casi li stordiscono e ne causano addirittura la morte: si registrano ogni anno circa cinquemila decessi. Più esposti ai rischi, naturalmente, sono i randagi e le specie selvatiche che, proprio durante le esplosioni, vagano e vagano nel tentativo di trovare riparo.
L’Ente nazionale per la protezione animali (Enpa) ha stilato un decalogo ad hoc, una serie di consigli decisamente utili e facili da mettere in pratica: “Ogni anno, nella notte di San Silvestro, centinaia di cani e gatti scappano dalle loro case per paura dei botti – si spiega – tanti di loro spariscono nel nulla perché finiscono investiti o non riescono a tornare dalla propria famiglia; altri invece vengono portati in canile“. Per evitare il peggio bisogna innanzi tutto portare in casa anche quegli animali che solitamente vengono tenuti in giardini e cortili e “costruire una relazione che metta i proprietari in una posizione di riferimento per il cane“.
Il momento dei botti è preferibile viverlo insieme nella zona più tranquilla della casa (stare lontani dai balconi, anche perché le bestiole potrebbero essere colpite!); se il cane o il gatto cominciano ad agitarsi, non “premiarli” perché tale comportamento verrebbe amplificato. Infine, tenere a mente “che l’animale può anche avere un collasso. In questo caso rivolgersi al veterinario per un rimedio temporaneo“.
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