Cina: cani uccisi, scuoiati e sgozzati. La loro pelle usata per produrre accessori

Guanti di pelle, borse, portafogli. Oggetti che si comprano ogni giorno ma oggi, tristemente, si scopre essere stati fabbricati con la pelle dei cani. Questa è la denuncia della Peta, che ha monitorato alcuni laboratori di pellami situati in Cina, nella provincia di Hebei. Gli attivisti dell’associazione hanno girato un video, crudo e feroce, in cui si vedono come vengono uccisi i cani, prima di iniziare a scuoiarli.

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Sei i locali monitorati dalla Peta, in cui l’orrore si ripete uguale: i cani vengono uccisi con un colpo in testa o di più, se serve, e poi i carnefici iniziano a toglierli la pelle, che verrà usata per produrre oggetti venduti poi soprattutto negli Stati Uniti, in Australia e in Gran Bretagna. Quasi 200 animali uccisi al giorno, senza alcuna pietà, con ferocia e velocità. I cani sono presi dalle strade, randagi e bastardini senza casa, oppure forniti dai ristoranti; in Cina infatti non è raro poter mangiare carne di cane, e gli avanzi vengono venduti a chi fa borse e guanti.

La Cina è una dei massimi produttori mondiali di pellami, molti dei prodotti di pelle venduti nel mondo provengono da li dove non ci sono regole che puniscono la crudeltà verso gli animali macellati“, denuncia la Peta. La pelle di cane, una volta lavorata, non si può distinguere da quella di altri animali e per questo riesce facilmente a finire sui banchi dei negozi occidentali, comprata da ignare persone credendo che sia pelle di un altro animale. Un orrore senza fine, che speriamo venga presto bloccato e dichiarato illegale anche in Cina. Intanto in Italia è bene fare attenzione quando si comprano borse o oggetti di pelle: leggere sempre l’etichetta di provenienza della merce e affidarsi a venditori qualificati.

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