Oggi parliamo di un tema molto delicato, ovvero quello della coprofagia: si tratta di un comportamento animale che consiste nel mangiare escrementi propri o altri (appunto dal greco copros, ossia feci, e phagein, quindi mangiare). Questo è il concetto in parole povere. Molte specie animali praticano questa tecnica per assumere sostanze preziose per la propria sopravvivenza, mentre altre non lo fanno abitualmente. In quale categoria si trovano i cani? Questi amici a quattro zampe fanno parte del primo caso e perciò questa abitudine non risulta così strana come sembra. Anche se adesso in realtà gli animali sono ben nutriti e quindi si limitano ad ingerire feci di altri saltuariamente.
In realtà sono abitualmente i cuccioli a compiere questo atto proprio per esplorare il mondo in tutti i sensi, quindi più uno di questi esemplari verrà lasciato da solo e più questo comportamento verrà accentuato. Tra le feci altrui però bisogna stare molto attenti a quelle del gatto, infatti possono provocare gravi danni per i cani, in quanto ricche di proteine. Si tratta comunque pur sempre di un atteggiamento istintivo ed è difficile da evitare, se non con particolare attenzione. Basterebbe anche solo nutrire il proprio amico a quattro zampe nella maniera più adeguata possibile, evitando così che vada alla ricerca di altro di cui cibarsi.
Cosa è necessario fare proprio nella pratica per evitare il problema? Prima di tutto bisogna mantenere la cuccia sempre pulita, senza far ritrovare tracce dei bisogni. Si possono usare inoltre degli spray per eliminare tutti gli odori ed anche delle lozioni per rendere le feci disgustose, sia per quanto riguarda la puzza, sia per quanto riguarda il sapore, ai cani. C’è anche chi aggiunge pepe o peroncino alle feci, in modo che l’animale resti turbato dal sapore piccante. Insomma, meglio prevenire che curare!
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