I rifugi e i canili sono pieni di animali che aspettano solo di essere adottati, ma ancora in molti scelgono la via dell’acquisto: c’è chi preferisce una certa razza, chi vuole un cucciolo, chi pretende che abbia un pedigree. Ci sono però persone che portano avanti vere e proprie campagne per sensibilizzare sull’adozione dei cani, e lo fanno in modo originale. Abbiamo intervistato Kasia Pisarska, giornalista polacca e attivista per i diritti degli animali, che ha inventato la figura di Pocker, pupazzo dogtrotter dal messaggio speciale.
Immagino che tu abbia un cane. Come è iniziata la tua passione?
Nel 2008 mi sono svegliata e ho pensato che era il momento giusto per avere un cane. Ho sempre viaggiato molto per lavoro ma ero da poco tornata a vivere in Polonia, così ho chiamato una mia amica chiedendole dove avrei potuto comprare un cane di razza West. E lei mi ha detto di non comprarlo e di andare nel canile di Varsavia, dove ci sono circa 2000 cani; lì ho trovato l’unico cane West al mondo marrone, 100% bastardino, bellissimo. L’ho chiamato Rocky e da lì la mia vita cambiata.
In cosa è cambiata?
Ho capito quante persone ancora comprano cani e non conoscono i canili. Le persone hanno inziato a fermarmi per strada e a chiedermi dove avessi comprato il cane: tutti rimanevano stupiti quando gli dicevo che l’avevo adottato in un canile. Ho così deciso di sfruttare la mia immagine pubblica e ho iniziato a scrivere dei racconti come se fosse Rocky a parlare in prima persona. Dopo la sua morte ho preso un altro cane, Hacker e successivamente è arrivato Jocker e poi ne è arrivato un altro. Quindi ho tre cani.
Tre cani “reali”, ma poi c’è il quarto. Parlaci di Pocker, l’ultimo arrivato
E’ decisamente più particolare. L’ ho preso in un negozio di cose di seconda mano, perché anche i miei cani sono di seconda mano. Si chiama Poker ed è un cane di peluche che viaggia in tutto il mondo portando un messaggio: adottate i cani e non comprateli.
Pocker il dogtrotter” dove è stato finora?
Ha viaggiato davvero in tutto il mondo. Australia, Lettonia, Lituania, Grecia, Inghilterra, Usa, Olanda…
Chi porta Pocker in questi viaggi e cosa devono fare le persone che viaggiano con lui?
Pocker passa di mano in mano, chi viaggia lo porta con sé e lo adotta per il periodo del viaggio: massimo dieci giorni però. Prima di ogni partenza deve ritornare da ma e Varsavia. Ogni giorno i viaggiatori devono inviare una foto con Poker ma, cosa più importante, devono dire ad una persona incontrata sul luogo che i cani non si comprano, ma si adottano.
Pocker va quindi trattato come se fosse un cane reale, in carne e ossa…
Assolutamente! Non deve viaggiare in valigia e lo si può portare ovunque. E’ già stato in ufficio governativi, a pranzi ufficiali e di famiglia.
Dove è diretto Pocker ora?
Maldive e Sri Lanka…proprio una vita da cani!
E In Italia quando arriverà?
Poker non è ancora stato in Italia, ma spero che possa venire presto. Forse lo porterò proprio io e poi, da lì, partirà per portare il suo messaggio.
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